Una mozione di sfiducia nei confronti di Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità, è stata presentata dai partiti di opposizione in Consiglio.

Nel testo si cita l'invito al governatore Pigliaru "affinché prenda finalmente atto degli errori elementari commessi dall’assessore regionale dell’Igiene, sanità e dell’assistenza sociale. Nell’intera gestione delle problematiche sanitarie e, in particolare, in occasione della 'Ridefinizione della rete ospedaliera in Sardegna' e, per questi fondanti motivi, provveda con decorrenza immediata alla revoca dell’incarico assessoriale con conseguente rimozione dell’assessore".

"Chiariamo da subito - ha spiegato Alessandra Zedda, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale - che la minoranza non salva nessuno. Siamo uniti e compatti dall’inizio della legislatura nel criticare e denunciare le gravi difficoltà che questa maggioranza, questa giunta e questo assessore hanno nel governo della sanità".

"A luglio - ha aggiunto - avevamo già presentato una mozione di censura che è stata votata solo dalla minoranza. Già in quell’occasione il Partito dei Sardi avrebbe potuto unirsi e rappresentare il malessere con il suo voto. Sono i fatti che contano e non le parole. Noi abbiamo deciso che l’unico atto politico per sfiduciare un assessore è una mozione di sfiducia".

Zedda, insieme ai colleghi Edoardo Tocco e Stefano Tunis, auspica che, in occasione della discussione di questa mozione, il Partito dei Sardi la voti insieme alla minoranza.

Ma anche per Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, "l’assessore deve andare via perché la sanità è un disastro" e "la responsabilità è del Presidente e di questa Giunta che, in questi anni, gli hanno consentito di fare quello che voleva. Tra queste persone c’erano anche i consiglieri del Partito dei Sardi".

(Unioneonline/s.s.)
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