Una "rivolta fiscale": questo uno degli obiettivi del Partito dei sardi, come spiega il leader Paolo Maninchedda: "Non è possibile che in Sardegna, con 18mila euro di Pil pro capite, si abbia la stessa pressione fiscale della Lombardia che ha 34mila euro di Pil".

Il segretario del PdS guarda alle Regionali di febbraio e, scrive sul suo blog, "non stiamo aspettando il Pd che propone il centrosinistra come orizzonte politico e culturale, un orizzonte più piccolo e diverso dal nostro, e che non ci interessa".

Sul fronte politico, intanto, ci sono "contatti frequenti con i Riformatori sardi, la cui piattaforma sull'insularità è compatibile con la nostra idea di una vasta alleanza intorno ai temi strategici della Sardegna", e anche una "relazione ormai stretta con Più Europa di Emma Bonino, abbiamo riaperto il dialogo con i Rossomori, partecipiamo con numeri rilevanti alla rete degli amministratori indipendentisti della Sardegna, abbiamo relazioni frequenti con Forza Italia e abbiamo incontrato ripetutamente il Psd'Az".

Mercoledì, intanto, è in programma a Cagliari un incontro con Gianfranco Lecca, segretario regionale Psi.

(Unioneonline/s.s.)

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