Non si placa la polemica sull'obbligatorietà dei vaccini per l'iscrizione a scuola, che un emendamento M5s-Lega ha rinviato al prossimo anno scolastico.

Voci di dissenso, oltre all'opposizione e a Forza Italia, arrivano anche dai banchi dello stesso Movimento 5 Stelle.

Tra i 110 no della norma del decreto Milleproroghe, passata al Senato con 149 sì, c'è anche quello dei senatori pentastellati Elena Fattori e Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell'ospedale dei Bambini di Palermo.

"Questo Parlamento è sovrano ed è libero di fare le sue scelte come ha fatto tante volte - ha spiegato Fattori -. Ovviamente io rispetto la scelta del Gruppo cui appartengo e del Parlamento, ma per storia personale, professionale e, dolorosamente, di madre, non posso fare altro che dissociarmi dal mio Gruppo ed esprimere un indignato voto contrario".

Elena Fattori (foto Ansa)
Elena Fattori (foto Ansa)
Elena Fattori (foto Ansa)

"L'Istituto superiore di sanità - ha sottolineato Fattori - oggi ha affermato che bimbi a rischio vero di esclusione scolastica sono circa 10.000, quindi non stiamo parlando di conciliare la frequenza scolastica con la salute. Inoltre questo provvedimento non ha nessuna possibilità di aumentare le coperture vaccinali, come abbiamo sempre dichiarato come MoVimento 5 Stelle".

Alla voce di Fattori si allinea oggi anche Trizzino, che motiva le sue ragioni con la decennale esperienza nel campo della pediatria: "Da quasi 40 anni lavoro in un ospedale pediatrico - scrive - e ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite ecc, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche".

Giorgio Trizzino (foto da Facebook)
Giorgio Trizzino (foto da Facebook)
Giorgio Trizzino (foto da Facebook)

"Non si pensi che il mio silenzio sul tema dei vaccini - puntualizza il pentastellato - sia da attribuire ad una posizione consenziente rispetto tesi ambigue sull'obbligo vaccinale. Chiarisco subito che in questa prima fase ho voluto comprendere la reale posizione del M5S, del nostro gruppo in Commissione e del ministro. Adesso che le idee sono più chiare voglio manifestarvi la mia posizione netta sull'obbligo vaccinale. Prima di qualsiasi vincolo sociale bisogna che venga rispettato l'obbligo alla tutela della salute propria ed altrui. Quindi non si ritenga che per garantire l'accesso agli asili nido ed alle scuole materne si possa immaginare qualsiasi forma di deroga sull'obbligo a vaccinare i bambini. O che si ritengano inutili le vaccinazioni in età neonatale! O che con la scusa di una 'corretta informazione' sia ipotizzabile una qualsiasi forma di deroga sul tema dell'obbligo vaccinale".

"Il mio ruolo di direttore sanitario e di igienista - conclude Trizzino - mi impone di avere una posizione chiara sul tema ed è quello che farò senza equivoci o fraintendimenti. Sono convinto comunque della necessità di un confronto aperto da cui generare future posizioni condivise e pubbliche e pertanto condivido in pieno la posizione della senatrice Fattori".

(Unioneonline/D)

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