Il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, ha partecipato a Roma alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e province autonome (di cui è coordinatore).

Nel corso del vertice, ha avuto modo di ribadire al ministro per gli Affari regionali Erika Stefani che "il regionalismo differenziato è altra cosa rispetto alla specialità", e ha anche ricordato il "pieno impegno da parte delle Regioni a Statuto speciale a contribuire alla riduzione del deficit dello Stato" ma, insieme, "il rifiuto ad ogni imposizione non concordata in tema dell'entità degli accantonamenti".

Per Ganau il Coordinamento "non vede contrapposizione tra l'intento perseguito dalle regioni ordinarie di accrescere funzioni ed ambiti di competenza in applicazione dell'articolo 116 comma 3, ed il rilancio e la attualizzazione della specialità. Fatti salvi gli strumenti di perequazione atti a compensare gli squilibri regionali e a garantire un paritario sviluppo della nazione così come previsto dalla Costituzione entrambi gli obiettivi rispondono infatti ai più avanzati principi costituzionali ed europei di differenziazione e adeguatezza e mirano ad un ripresa di tutte le autonomie regionali e delle province speciali, ma si muovono su piani diversi".

Le specialità, fondate su ragioni storiche, identitarie, geografiche ed economiche, esistono ancora, ha ribadito Ganau, che ha anche assicurato "il pieno impegno da parte delle Regioni a Statuto speciale a contribuire alla riduzione del deficit dello Stato", ma senza qualsiasi "imposizione non concordata in tema dell'entità degli accantonamenti".

(Unioneonline/s.s.)
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