L'elezione a segretario di Maurizio Maurizio nell'ultima Assemblea nazionale del 7 luglio non ha spento i malumori all'interno del Partito democratico.

La voce critica - dopo le esternazioni del neoiscritto ed ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e del governatore della Puglia Michele Emiliano - questa volta è quella del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

"Ora congresso per cambiare tutto e voltare pagina o del #Pd non resterà più niente", ha twittato il governatore.

Al centro delle critiche l'accordo maturato durante l'Assemblea, che prevede che le primarie per eleggere il nuovo segretario si tengano nei primi mesi del prossimo anno, a ridosso delle elezioni europee. Troppo tardi per Zingaretti, che chiede un rinnovamento subito con un nuovo congresso.

L'esternazione è arrivata pochi giorni dopo l'annuncio della segretaria che coadiuverà Martina nel lavoro di ricostruzione del partito e che sarà coordinata da Matteo Mauri.

In seguito alla scelta dei componenti, Calenda aveva lanciato l'hashtag #harakiriPd attaccando il segretario e chiedendo la discesa in campo di Paolo Gentiloni.

(Unioneonline/F)

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