Luigi Di Maio ha presentato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi i principali punti del decreto dignità approvato dal Consiglio dei ministri.

"Per lo Stato le persone tornano ad essere persone, non più numeri, indici o bancomat: persone, coi loro problemi, sofferenze, e con il diritto alla dignità", ha affermato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

Tre sono i punti fondamentali del decreto: "un colpo mortale al precariato licenziando il jobs act (che invece resta attivo, ndr), uno alla parte più insidiosa della burocrazia perché eliminiamo spesometro e redditometro, inoltre diciamo stop al gioco d'azzardo e cominciamo a farci rispettare da tutte quelle multinazionali che vengono qui, prendono soldi pubblici e poi delocalizzano".

Comincia dalla precarietà il capo politico M5S: "Una piaga, meno precarietà significa meno stress e meno depressione". Il decreto fissa paletti più stringenti per i contratti a termine: si passa da 36 mesi senza causale a 12 mesi, per un massimo di 24 ma con l'obbligo, nel secondo anno, di inserire la causale. Sarà inoltre "molto più costoso", annuncia Di Maio, assumere a termine. E aumenta del 50% l'indennizzo per i lavoratori ingiustamente licenziati.

Il premier e il vicepremier
Il premier e il vicepremier
Il premier e il vicepremier

Poi c'è la questione delle delocalizzazioni: chi percepisce fondi pubblici e delocalizza (anche in Paesi Ue) "deve restituire tutto fino all'ultimo centesimo con il 5% di interessi"; chi invece delocalizza fuori dalla Ue oltre a restituire i soldi subirà una sanzione che può arrivare fino a 4 volte i fondi percepiti.

Poi il gioco d'azzardo: "Colpisce soprattutto le fasce più povere ed è una vera e propria patologia, la chiamiamo azzardopatia. Il primo modo per combatterla è smetterla di far cadere in tentazione i padri di famiglia con la pubblicità". Viene sostanzialmente eliminata la pubblicità del gioco d'azzardo, e per i contratti in essere c'è un anno di tempo per recedere. Le coperture, spiega Di Maio, nel 2018 non servono: "Per il 2019 e il 2020 abbiamo un piano (assieme ai Monopoli di Stato) di contrasto al gioco d'azzardo illegale che porterà soldi nelle casse dello Stato".

Poi un punto a favore delle imprese, preoccupate dalle altre misure del decreto: è stato "disattivato il redditometro", mentre per quanto riguarda lo spesometro ci sarà l'ultima dichiarazione a dicembre, "poi va in pensione". C'è poi l'abolizione dello split payment, strumento pensato per contrastare l'evasione sull'Iva.

Di Maio risponde anche a Confindustria, che ha parlato di "segnale molto negativo" per le imprese. "Non avete nulla di cui temere, se non avete sfruttato giovani e meno giovani. Dare contratti stabili fa crescere l'economia perché permette di spendere più soldi, ne gioverà l'economia sana di questo Paese. Inoltre lavoreremo di più sulle semplificazioni per facilitare la vita delle imprese italiane".

Di Maio segna con questo decreto il primo punto a favore dei 5 Stelle, dopo un mese in cui un esecutivo dominato dall'ingombrante presenza di Matteo Salvini ha prodotto pochissimi atti ma in compenso ha intrapreso una dura guerra contro i migranti e le Ong.

"Sono contento che il primo decreto di indirizzo politico del governo sia intitolato al recupero della dignità di lavoratori, imprenditori e cittadini", ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha annunciato altri due decreti approvati dal consiglio dei ministri.

Quello che regala 10 motovedette e due navi alla Guardia Costiera libica e quello che trasferisce tutte le deleghe in materia turistica dal ministero della Cultura (guidato dal pentastellato Alberto Bonisoli) a quello delle Politiche Agricole, guidato dal leghista Gian Marco Centinaio.

(Unioneonline/L)

LE PAROLE DI DI MAIO

STOP AL GIOCO D'AZZARDO:

QUELLE DI CONTE

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