"È tempo che in Italia si inizi ad anticipare il futuro e a fare investimenti che vanno nell'ottica delle nuove tecnologie e non di quelle vecchie. È fondamentale il 5G ad esempio, la banda larga, ma è anche fondamentale incentivare la fornitura di quei servizi che possono essere di supporto alle piattaforme di oggi e nel medio e lungo periodo investire in nuovi modelli di business e nuove tecnologie per sviluppare a casa nostra le piattaforme del futuro".

Lo ha scritto sul "Blog delle Stelle" il vicepremier Luigi Di Maio, in un post dedicato al mezzo televisivo e intitolato "Le tv tradizionali hanno i giorni contati, ma la prossima Netflix può essere italiana".

Nel testo il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro ha auspicato che le due principali aziende del settore televisivo italiano, Rai e Mediaset, comincino a interrogarsi sulla possibilità di "sviluppare delle piattaforme italiane che abbiano successo mondiale".

In questi anni il tema della tv è stato più volte al centro del dibattito del M5S, spesso in termini critici.

"Noi del MoVimento è da anni che diciamo che con l'avvento della Rete sarebbe cambiato tutto e i media tradizionali ne avrebbero fatto le spese. Non era una profezia fine a sé stessa, ma un indicatore di dove investire per garantire un futuro al nostro Paese. Venerdì Morgan Stanley ha pubblicato un report sul futuro della televisione con dati inequivocabili: in Italia al momento Netflix ha una penetrazione stimata attorno al 6%, ma cresce a un ritmo del 3% l'anno e quindi raggiungerà il 20% in 5 anni. Quello sarà il punto di non ritorno che in America ha coinciso con il declino del consumo della tv tradizionale", si legge ancora nel post.

Il politico campano sostiene dunque il modello Netflix come futuro del mezzo televisivo.

"Una volta che Netflix entra in una casa, il consumo di tv tradizionale cade del 16-30%. Per di più è finita la crescita della pubblicità, che rappresenta tra il 59 e il 90% dei ricavi delle tv tradizionali", scrive ancora Di Maio.

"Se la prossima Netflix sarà italiana dipende dagli investimenti che facciamo oggi. Penso a dare un'opportunità alle giovani imprese che si occupano della creazione di nuovi format e di contenuti multimediali, a quelle che realizzano applicazioni in questo settore, a quelle che inventano da zero nuove tecnologie. In definitiva a stimolare creatività e competenze tecnologiche in questi ambiti", aggiunge il ministro dell'esecutivo Conte.

"Un prodotto italiano di successo diffuso su Netflix o piattaforme simili, sarebbe un volano importante per far conoscere il nostro stile di vita e per far ripartire la nostra industria culturale. Se riusciremo anche a sviluppare delle piattaforme italiane che hanno successo mondiale sarà un ritorno incredibile su tantissimi fronti", conclude il vicepremier.

(Unioneonline/F)
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