Dopo l'annuncio di ieri via Twitter, oggi il presidente della Camera Roberto Fico ha convocato l'ufficio di presidenza di Montecitorio per presentare la delibera per il superamento dei vitalizi, dando avvio all'iter di riforma.

Il provvedimento rappresenta uno dei cavalli di battaglia per il Movimento 5 Stelle fin dalla sua nascita.

Secondo le indiscrezioni, la novità principale della riforma sarà il ricalcolo degli assegni sulla base del metodo contributivo.

Una misura che potrebbe portare a un risparmio per le casse dello Stato tra i 30 ai 40 milioni di euro.

Attualmente gli assegni mensili sono oltre 2.600 tra ex deputati e senatori, che gravano sui conti del Parlamento per circa 206 milioni di euro.

Il totale dei vitalizi erogati dalla Camera ammonta a 1.405, di questi 1.338 saranno ricalcolati e dunque abbassati, mentre gli altri 67 non verranno ritoccati.

I tagli per gli assegni potrebbero raggiungere un massimo dell'80% dell'importo.

Verrà comunque previsto un tetto minimo di 980 euro al mese.

Ieri l'annuncio dell'avvio dell'iter di riforma era stato commentato con soddisfazione dal vicepremier Luigi Di Maio.

"Finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile", aveva scritto su Twitter, "il vitalizio degli ex parlamentari. Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo. I prossimi saranno i pensionati d’oro. L'era dei privilegi è finita".

Sul piede di guerra invece l'Associazione degli ex parlamentari, che ha parlato di un "attentato allo Stato di diritto", ipotizzando che in futuro a essere prese di mira saranno anche le pensioni.

(Unioneonline/F)

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