"Piersanti, si chiamava Piersanti".

Graziano Delrio riprende Giuseppe Conte che nel suo intervento alla Camera, citando il fratello del presidente Sergio Mattarella, assassinato dalla mafia, lo ha definito "un congiunto" del capo dello Stato.

"Una delle cose che più mi ha addolorato nei giorni scorsi è stato l'attacco alla memoria di un congiunto del presidente Mattarella sui social", ha detto Conte.

"Si chiamava Piersanti", scandisce Delrio tra la standing ovation dei deputati Pd.

Molti applausi, al ricordo di Mattarella, anche di Di Maio e dello stesso Conte. I deputati di Pd e Fi, ed alcuni di Fdi, si sono alzati in piedi.

Nessuno di Lega e M5S, che invece ha attaccato.

"Meschino strumentalizzare i nomi delle vittime delle mafia per strappare applausi in quest'Aula", ha detto Francesco D'Uva, neo capogruppo del M5S.

Stoccate anche da Mariastella Gelmini, capogruppo di Fi alla Camera: "Siamo molto preoccupati - ha detto - abbiamo ascoltato un discorso pieno di demagogia, di luoghi comuni, intriso di pauperismo e di un profondo giustizialismo".

"È pur vero che lei si è presentato come avvocato dei cittadini, ma non vorremmo che con il suo governo gli italiani diventassero improvvisamente tutti presunti colpevoli", ha aggiunto, riferendosi a una svista di Conte che ha omesso il "non" riferendosi ai "principi costituzionali di presunzione di colpevolezza".

"Francamente vogliamo immaginare che sia stato un lapsus legato all'emozione, ma lei non ha parlato di 'presunzione di innocenza', lei ha parlato di 'presunzione di colpevolezza'. Immagino che sia un errore, le credo. Ma dal suo discorso traspare una foga manettara: più pene, più carceri, uno stravagante e intimidatorio richiamo alla prescrizione, ribaltandone la funzione costituzionale di garanzia. E vogliamo anche rassicurarla su un fatto: esiste in questo Paese la distinzione tra il giustizialismo e il garantismo".

Maria Stella Gelmini applaudita dai suoi
Maria Stella Gelmini applaudita dai suoi
Maria Stella Gelmini applaudita dai suoi

(Unioneonline/D)

LA BAGARRE SUL CONFLITTO DI INTERESSI:

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