Opposizione senza sconti da Pd e Forza Italia, dubbi e discorso duro anche da parte di Fratelli d'Italia, che non dà la fiducia e annuncia che voterà provvedimento per provvedimento. Applausi scroscianti e ovazioni, troppe, dai banchi della maggioranza, tanto che la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati è costretta a interrompere la discussione e richiamare all'ordine i senatori M5S: "Basta tifo da stadio, è inaccettabile questo comportamento", dice, per poi zittire una senatrice e lasciare la parola al premier.

L'intervento di Matteo Renzi comincia con gli auguri al presidente del Consiglio dei ministri, che "non avrà la nostra fiducia ma avrà sempre il nostro rispetto, dentro e fuori da ques'Aula". Poi vira sul rancoroso: "Lei è un premier non eletto, direi un collega, ma nessuno le sta negando legittimità perché non ce n'è motivo. Il vostro contratto è scritto con l'inchiostro simpatico e garantito da un assegno a vuoto".

"Pensiamo - continua l'ex premier - che in quei banchi ci sia la coalizione di domani, noi siamo un'altra cosa... Tra di voi c'è chi ha assunto familiari portaborse, chi ha problemi con il fisco. Anche noi potremmo farvi lo screening, ma non lo facciamo perché noi siamo un'altra cosa. Non abbiamo il vostro stesso metodo di violenza verbale. Non insulteremo i ministri, non occuperemo i banchi del governo".

Poi un attacco a Luigi Di Maio: "Lo Stato siamo noi? (Riferendosi a una dichiarazione recente del ministro, ndr). Lei non è lo Stato, vicepresidente, voi siete il potere, l'establishment". E uno a Matteo Salvini: "Ti parlo da padre a padre: ora rappresenti il Paese, non possiamo permetterci di creare polemiche. Salvini, ci dia una mano, ora è responsabile della sicurezza di tutti noi, parli da padre sapendo che i figli ci ascoltano. Stia attento Salvini, non è più solo il segretario della Lega: parli da ministro, non da leader politico".

Di Maio, fitto colloquio con il premier
Di Maio, fitto colloquio con il premier
Di Maio, fitto colloquio con il premier

Infine Renzi annuncia il primo atto del Pd: "Cominceremo con il convocare il ministro della Difesa nella sede del Copasir per i motivi che ella sa, non appena partiranno le commissioni". Elisabetta Trenta è stata per anni presidente di una società che si occupa di reclutare mercenari che operano nei teatri di guerra del Medio Oriente, i dem hanno denunciato già da giorni il possibile conflitto d'interessi e chiederanno al ministro chiarimenti sui suoi attuali rapporti con Sudgestaid.

Immediata la replica del senatore M5S Vito Crimi, in odor di delega ai servizi segreti: "Vorrei ricordare a Renzi che lui non può convocare nessuno: al massimo il suo gruppo potrà proporre al Copasir, quando sarà formato, di deliberare l'audizione che richiede. Il solito bullo presuntuoso che pensa che ogni suo desiderio sia un ordine, ma qui non funziona come nel suo partito, vige la democrazia".

Elisabetta Trenta
Elisabetta Trenta
Elisabetta Trenta

"Abbiamo il primo presidente del Consiglio nella storia italiana che si presenta in Parlamento a chiedere la fiducia non da leader di una coalizione ma da semplice garante di un contratto che ha contribuito a scrivere solo in parte". Appena il tempo di finire il discorso programmatico a Palazzo Madama, e Conte già si ritrova ad avere a che fare con la pesante nota diramata dal deputato di Forza Italia Renato Brunetta.

Renato Brunetta
Renato Brunetta
Renato Brunetta

"Ricordiamo al neo presidente che la Costituzione italiana non prevede che il primo ministro sia un semplice notaio garante di un accordo, ma che diriga la politica del governo. L'aver sminuito pubblicamente il suo ruolo, come ha fatto questa mattina, rafforza l'idea del premier telecomandato", rincara l'ex ministro di Berlusconi.

E sono diverse le critiche nei confronti del premier. "Bello il discorso di chiusura della campagna elettorale di Giuseppe Conte", twitta Rosy Bindi.

"Altro che cambiamento, una carezza ai 5 Stelle e un contentino alla Lega. Tanta giustizia in salsa grillina, i temi dell'immigrazione e della sicurezza per garantirsi il sostegno di Salvini. Le nostre preoccupazioni sono confermate: nasce un governo a trazione pentastellata e con un primo ministro che si tiene lontano dai temi più spinosi. La nostra sarà un'opposizione convinta", attacca Mariastella Gelmini.

Sul fronte Pd, il capogruppo al Senato Andrea Marcucci parla di "elenco infinito di promesse senza coperture economiche", e aggiunge: "In oltre un'ora di intervento non abbiamo capito quali saranno le priorità del governo giallo verde nero, il premier non è andato oltre ai titoli".

"Neanche una parola sul terremoto", fa notare Alessia Morani, Pd.

Monica Cirinnà con una maglia delle famiglie arcobaleno
Monica Cirinnà con una maglia delle famiglie arcobaleno
Monica Cirinnà con una maglia delle famiglie arcobaleno

Monica Cirinnà, madre della legge sulle unioni civili, si sofferma sul ministro della Famiglia Lorenzo Fontana: "Oggi sono andata a stringergli la mano e a dirgli che le famiglie arcobaleno esistono. Volevo presentarmi di persona, visto che lotteremo per i prossimi cinque anni. Lui è stato cordiale. La maglia arcobaleno l'ha vista ma non l'ha commentata".

Discorso d'opposizione ma meno duro di quello di Brunetta, per Gaetano Quagliariello (Forza Italia): "Voterò contro la fiducia e svolgerò con rigore il mio ruolo all'opposizione. Ritengo tuttavia che nei confronti di questo governo non si debba avere un atteggiamento pregiudiziale, quantomeno da parte del centrodestra. Non va messa a repentaglio l'alleanza".

Parla di comunicazioni "equilibrate e consapevoli, quindi inevitabilmente generiche" il deputato di LeU Stefano Fassina, che plaude alla condanna per l'omicidio di Sacko Soumayla in Calabria. "Condivido l'affermazione netta sui diritti sociali come prima preoccupazione del governo".

Mario Monti
Mario Monti
Mario Monti

Al Senato tra i primi a intervenire c'è l'ex premier Mario Monti, di Scelta Civica: "Voi di M5S e della Lega, se non ci fossimo stati noi, avreste la Troika e sareste un governo dimezzato, ridotti ad agenti di un governo semicoloniale. La Troika è una realtà disgustosa, e noi abbiamo fatto di tutto per evitarla all'Italia. Ci siamo riusciti con uno sforzo di risanamento all'interno del Paese, grazie a un lungo braccio di ferro con la Merkel. Il ministro Moavero (titolare della Farnesina, ex ministro nel governo Monti, ndr) che ha avuto un ruolo significativo al mio fianco può essere testimone di questo".

"Oggi abbiamo voltato pagina: il presidente del Consiglio ha citato filosofi e grandi della letteratura russa, mentre noi siamo abituati a presidenti che citavano i Jalisse", è la dichiarazione in Aula del pentastellato Nicola Morra.

Ignazio La Russa annuncia che Fratelli d'Italia non voterà la fiducia: "Nel suo discorso, presidente, ho sentito cinque volte la parola Paese ma mai la parola patria, e in questo ricorda i suoi predecessori Renzi e Gentiloni, altro che cambiamento". E ancora: "Noi non facciamo parte di questa maggioranza e non daremo la fiducia, ma guarderemo ai fatti. Non dovete essere supini ai diktat dell'Europa: lei ha detto sì alla Nato, ma anche alla Russia; ha detto sì alla flat tax ma anche al suo opposto. Il suo discorso è pieno di 'ma anche', lei, presidente, ha cercato di barcamenarsi tra due diverse sponde. Ci dica se è a favore del blocco navale, degli hotspot là dove partono le carrette della morte. Noi valuteremo volta per volta come votare i provvedimenti".

(Unioneonline/L)

CONTE, L'APPELLO ALLE OPPOSIZIONI:

RENZI: "VOTIAMO CONTRO"

IL DISCORSO DEL PREMIER:

SAVONA:

LE IMMAGINI:

Conte, un caffè prima del discorso al Senato per il voto di fiducia
Conte, un caffè prima del discorso al Senato per il voto di fiducia
Conte, un caffè prima del discorso al Senato per il voto di fiducia
Il discorso del premier, tra Di Maio e Salvini
Il discorso del premier, tra Di Maio e Salvini
Il discorso del premier, tra Di Maio e Salvini
La squadra dei ministri
La squadra dei ministri
La squadra dei ministri
Monica Cirinnà (Pd) con una maglia delle famiglie arcobaleno
Monica Cirinnà (Pd) con una maglia delle famiglie arcobaleno
Monica Cirinnà (Pd) con una maglia delle famiglie arcobaleno
Matteo Renzi, senatore Pd
Matteo Renzi, senatore Pd
Matteo Renzi, senatore Pd
Conte, l'ingresso a Palazzo Madama
Conte, l'ingresso a Palazzo Madama
Conte, l'ingresso a Palazzo Madama
Alberto Bonisoli, ministro dei Beni culturali
Alberto Bonisoli, ministro dei Beni culturali
Alberto Bonisoli, ministro dei Beni culturali
Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica Amministrazione
Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica Amministrazione
Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica Amministrazione
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti
Il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana
Il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana
Il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana
Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia
Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia
Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia
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