"Ho subito un grave torto dalla massima istituzione del Paese".

Così Paolo Savona commenta il no del presidente della Repubblica alla sua candidatura al ministero dell'Economia e delle finanze, decisione che ha provocato il fallimento delle trattative per l'avvio del "governo del cambiamento", quello a maggioranza Lega e 5 Stelle.

Il no, ha scritto l'economista cagliaritano in un comunicato, è stato dettato da "un paradossale processo alle intenzioni di voler uscire dall’euro e non a quelle che professo".

"Io - si legge nella nota - non avrei mai messo in discussione l’euro" ma "chiesto all’Unione Europea di dare risposte alle esigenze di cambiamento che provengono dall’interno di tutti i paesi-membri".

"La moneta europea - aggiunge, citando Wolfgang Münchau, del Financial Times - è stata mal costruita per colpa della miopia dei tedeschi. La Germania impedisce che l’euro divenga come il dollaro 'una parte essenziale della politica estera'". "Il dollaro ha perso questa caratteristica, l’euro non è in condizione di rimpiazzarlo o, quanto meno, svolgere un ruolo parallelo, e di conseguenza siamo nel caos delle relazioni economiche internazionali; queste volgono verso il protezionismo nazionalistico, non certo foriero di stabilità politica, sociale ed economica".

"L’Italia - conclude - registra fenomeni di povertà, minore reddito e maggiore disuguaglianze. Il 28 e 29 giugno si terrà un incontro importante tra Capi di Stato a Bruxelles: chi rappresenterà le istanze del popolo italiano? Non potrà andarci Mattarella, né può farlo Cottarelli. Se non avesse avuto veti inaccettabili, perché infondati, il Governo Conte avrebbe potuto contare sul sostegno di Macron, così incanalando le reazioni scomposte che provengono dall’interno di tutti indistintamente i paesi-membri europei verso decisioni che aiutino l’Italia a uscire dalla china verso cui è stata spinta".

"Si tratta di decidere se gli europeisti sono quelli che stanno creando le condizioni per la fine dell’Ue o chi, come me, ne chiede la riforma per salvare gli obiettivi che si era prefissi".

(Unioneonline/D)

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