"Siamo in un'impasse, ma faccio una valutazione ottimistica, che con un po' di buona volontà da parte di tutti può diventare realistica", perché "una legislatura senza nessuna maggioranza di governo può rivelarsi quella che segna la svolta della storia repubblicana".

Il ministro uscente dei Beni Culturali Dario Franceschini dalle pagine del Corriere lancia la proposta di una legislatura costituente, che riformi la Costituzione eliminando una Camera e cambi la legge elettorale.

"Monocameralismo e legge elettorale, l'insieme di questi elementi può dare stabilità al Paese. Si è prodotto l'incrocio tra sistema bicamerale e tre poli politici, e non c'è legge elettorale che da sola possa risolvere il problema", spiega quello che è uno degli uomini forti all'interno del Pd.

Che poi lancia un appello: al suo stesso partito, a Berlusconi, Salvini e Di Maio: "Il fatto che nessuno abbia una maggioranza è una buona occasione per evitare gli errori delle precedenti legislature sul tema delle riforme istituzionali, perché nessuno le può imporre agli altri", facendo riferimento alle riforme approvate a colpi di maggioranza e poi bocciate dagli elettori. Prima quelle di Berlusconi, a cui gli italiani dissero di no nel referendum del 2006, poi quelle di Renzi, bocciate il 4 dicembre 2016.

È giunto insomma il momento, secondo Franceschini, di "scrivere le regole tutti insieme".

Difficile che 5 Stelle e Lega siano d'accordo con questa proposta, una legislatura costituente - anche se più breve dei cinque anni canonici - andrebbe comunque accompagnata da un governo: ma Di Maio e Salvini vogliono solo il "loro" governo, e - almeno stando a quanto dichiarato anche ieri da entrambi - non sono disposti a ipotesi di governi istituzionali, governi di scopo e alleanze.

Tuttavia, spiega Franceschini, "la politica non è una corsa, per vincere non basta arrivare primi ma bisogna avere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento, e la maggioranza non ce l'ha nessuno".

E sui retroscena giornalistici secondo cui sarebbe d'accordo con i pentastellati per ottenere la presidenza della Camera, smentisce: "Li ho letti e ci ho riso su, a questo punto del mio percorso politico mi sento in uno stato d'animo da libero pensatore che non ha ambizioni".

(Unioneonline/L)

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