"Noi non contempliamo alcuna ipotesi di governo istituzionale o di tutti. Gli italiani, votando M5S, hanno votato un candidato premier, una squadra, un programma".

A parlare è Luigi Di Maio durante una conferenza davanti alla stampa estera, a Roma.

"Non siamo disponibili a tradire la volontà popolare. Le elezioni del 4 marzo sono state uno schiaffo al vecchio modo di fare politica. Gli italiani hanno dato un segnale che va colto: un voto post ideologico, dove non ci sono più destra e sinistra, con un 32% di preferenze a un programma che non è mai stato estremista, e non è contro l'euro".

IL RAPPORTO CON GLI ALTRI PARTITI - "Le forze politiche non hanno capito il segnale forte - ha proseguito -. Forse hanno bisogno di un segnale ancora più forte, come nuove elezioni? Noi non abbiamo paura, ma vogliamo gestire questo momento con responsabilità".

"Mi sarei aspettato da tutte le forze politiche un contatto su dei temi. E invece vedo gli altri discutere al loro interno e questo è un rammarico. Chi vuole mettersi al lavoro per l'Italia si faccia avanti. Non c'è da fare alleanze, c'è da mettere sul piatto le questioni da risolvere".

"Chiedo responsabilità a tutte le forze politiche perché debito, precarietà, disoccupazione non aspettano le liti di partito. La parola chiave è responsabilità - ha ribadito -. Diteci cosa volete fare per gli italiani, non per il vostro partito".

LA POLITICA ESTERA - "Se dovessimo andare al governo come spero, la nostra linea non è isolare l'Italia ma farla comunicare il più possibile con il resto del mondo. L'Italia con noi resterà nell'Unione europea, nella Nato, e avrà solidi rapporti con gli altri Paesi, con l'ambizione di cambiare le cose che non funzionano".

"Non credo - ha aggiunto - che ci sia da stravolgere la politica estera dell'Italia ma farla valere di più. Mi chiedono se il mio primo viaggio da premier lo farei a Mosca o negli Usa, io dico Bruxelles".

CONTRO PADOAN - Infine la stoccata a Pier Carlo Padoan che a Bruxelles, al termine dell'Ecofin, ha parlato di instabilità in Italia.

"Credo che oggi il ministro Padoan sia stato molto irresponsabile nel trascinare le questioni tra l'Italia e Bruxelles all'interno del dibattito politico rispondendo 'non so' a proposito del futuro dell’Italia. È stata quasi una provocazione, come a dire che 'ora che me vado all’opposizione avveleno i pozzi'".

(Unioneonline/D)

L'INTERVENTO DI PADOAN:

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