Continuano a saltare i confronti televisivi tanto cari a Matteo Renzi, che cerca di recuperare punti percentuali prima del 4 marzo sfidando gli avversari a duello nei salotti tv.

In principio fu Di Maio: prima invitò il leader Pd a un confronto, quando l'ex premier accettò - a data e programma praticamente stabiliti - il pentastellato si tirò clamorosamente indietro accampando scuse poco credibili.

Questa volta tocca a Matteo Salvini, che ha annullato il faccia a faccia col segretario dem in programma per martedì prossimo a Porta a Porta.

"Io ho un comizio già prenotato a Bologna, quindi se si trova un'altra soluzione va bene - è la dichiarazione del leader leghista - perché la tv è importante, ma la gente reale ha gli stessi diritti di chi sta seduto in poltrona".

E ancora: "Non dò buca a centinaia di persone, a Bologna, una città con tutta la sua storia: è da quattro anni, da quando sono segretario della Lega, che gli chiedo un confronto e lui si è sempre rifiutato sdegnosamente. Ora dovrei rinunciare al mio tour elettorale per accontentarlo? Non tradisco i miei elettori: io sono sempre pronto, anche a un confronto all'americana con tutti e con lo stesso Di Maio. Mettiamoci d'accordo".

Filtra stupore dal Nazareno, dove spiegano che il faccia a faccia è stato fissato "almeno cinque o sei volte dallo stesso Salvini, e non solo da Vespa, ma anche da Floris". Insomma, spiegano dal Pd, "noi siamo sempre disponibili, ma lui prima accetta e poi trova sempre una scusa e annulla"..

E Renzi sulla sua pagina Facebook fa un riepilogo della situazione confronti tv: "Salvini non fa confronti con me perché lui non ha tempo per la tv, deve fare i comizi in piazza. Di Maio non li fa perché io non ho il suo stesso status, non sono alla sua altezza. Berlusconi perché lui i confronti li fa solo con Bruno Vespa e con i ricordi del suo passato. Per noi cambia poco, saremo comunque il primo gruppo parlamentare e il primo partito, ma colpisce l'assurdità di un dibattito politico senza confronti tv".

E sulla vicenda non manca l'ironia di Luigi Di Maio, il candidato alla presidenza del Consiglio M5S che rifiuta il confronto con Renzi perché il segretario dem "non è candidato premier". Il pentastellato ha postato su Twitter il link della canzone di Laura Pausini 'La solitudine' e ha commentato così il diniego di Salvini: "Nemmeno Salvini trova interesse nel confronto con il segretario del Pd. Renzi, un uomo solo al telecomando".

(Unioneonline/L)

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