"Le discussioni interne al partito facciamole dopo le elezioni, in questi 46 giorni andiamo casa per casa e facciamo campagna elettorale a testa alta".

Così Matteo Renzi ha cercato di rinvigorire, nel corso della direzione nazionale, un Pd fiaccato dagli ultimi sondaggi che lo vedono in caduta.

"C’è un disegno contro di noi, contro il Pd, è evidente", ha rincarato il segretario, citando la vicenda dei sacchetti ai supermercati, che "è emblematica di un certo tipo di sguardo sulla realtà che va combattuto".

Poi il primo nome per il prossimo Parlamento, è quello di Paolo Siani, fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra nel 1985, e impegnato con la sua associazione "Polis" nella lotta alla criminalità in una terra difficile come quella di Napoli.

"Ho scelto di iniziare con un uomo che vive in una delle realtà in cui abbiamo fatto più fatica", ha detto l'ex presidente del consiglio, prima di fare il nome di un'altra candidata, la sindacalista Cgil Carla Cantone.

Poi ha annunciato la concessione della deroga al limite dei tre mandati parlamentari per il presidente del consiglio e tutti i ministri del governo Gentiloni. Le altre deroghe saranno decise nella prossima direzione che dovrebbe approvare le liste elettorali.

Quindi l'avviso: "Non tutti rientreranno in Parlamento, perché non c'è più il premio di maggioranza del Porcellum e perché non si possono riportare solo parlamentari uscenti".

Il primo vero incontro di campagna elettorale del Pd è previsto invece per sabato 20 gennaio, a Milano, dove il partito lancerà Gori per la guida della Regione Lombardia.

Il segretario dem in giornata ha anche indirizzato una frecciata a Di Maio e Salvini: "I gemelli diversi, che si lamentano dell'obbligatorietà dei vaccini ignorando che così aumenta la copertura sanitaria e diminuiscono per tutti le possibilità di contrarre malattie gravi".

(Unioneonline/L)
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