"Un politico si fa giudicare dai cittadini, e saranno gli elettori a giudicare non solo Maria Elena Boschi ma tutti noi. Questa discussione per noi non esiste".

Così Matteo Renzi commenta - in un'intervista a TgCom24 - la polemica su Banca Etruria in cui è coinvolta il sottosegretario Boschi, che stando alle rivelazioni in commissione banche dell'ex numero uno di Unicredit, Federico Ghizzoni, si sarebbe interessata alla questione.

"Condivido le parole del ministro Maria Elena Boschi, ovvero che sulla vicenda Banca Etruria si è aperta una 'caccia alla donna'. Chi ci segue da casa può avere il giudizio che vuole", ma sul caso "ci sono stati incontri legittimi e privi di qualsiasi pressione, e non perché lo dica la Boschi".

LE BANCHE - "Io non penso che le banche siano il principale problema del nostro Paese, però pensò che dal 2011 al 2016 l'Italia abbia bruciato 44 miliardi di euro. Chi ha rubato dovrà pagare. Sarà colpa della politica che non si è accorta, della vigilanza che non ha vigilato... una politica seria deve avere il coraggio di togliere la polvere e non lasciarla sotto il tappeto. È giusto fare chiarezza perché il conto di questa roba lo pagano le famiglie, gli artigiani, le partite Iva: chi ha sbagliato deve pagare, ovunque".

La vicenda Etruria, aggiunge il segretario dem, "è priva di ricadute penali, ma era giusto fare chiarezza". Anche se, in commissione Banche, si "è cercato di guardare il dito mentre noi indicavamo la luna".

IL CLIMA ELETTORALE - "Vivo questa fase con grande libertà interiore, utilizzo questo periodo non per parlare politichese ma per parlare di temi che sono in sintonia con la gente", ha aggiunto.

"Io sono profondamente innamorato di questo Paese, anche potenziali difetti sono straordinari pregi per me. Ogni volta che penso all'Italia non penso alla polemicuccia sui giornali, ma al Paese che ha più potenzialità, nei prossimi anni, a livello europeo e mondiale".

"Non trovo nessuno camminando per strada che mi domanda di me: alla gente interessa il lavoro, la sanità, le tasse, le cose concrete. Quando sono in giro c'è gente che mi dice 'vai avanti non mollare', altri che mi dicono 'vai da un'altra parte', evitiamo di specificare dove...".

(Unioneonline/D)

IL CASO ETRURIA:

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