Giuliano Pisapia si è ritirato dalla corse alle elezioni politiche del 2018.

La decisione dell'ex sindaco di Milano sarebbe arrivata al termine di una riunione drammatica del movimento, che si è spaccato. E ora la componente ex Sel dovrebbe avviare un percorso di avvicinamento a "Liberi e Uguali", la lista guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso.

"Ci abbiamo provato, per molti mesi, con impegno ed entusiasmo", ha dichiarato Pisapia. "Il nostro obiettivo, fin dalla nascita di Campo Progressista, è sempre stato quello di costruire un grande e diverso centrosinistra in grado di battere destre e populismi: oggi prendiamo atto di non essere riusciti nel nostro intento".

"La decisione di calendarizzare lo ius soli al termine di tutti i lavori del Senato, rendendone la discussione e lì'approvazione una remota probabilità, ha evidenziato l'impossibilità di proseguire", ha aggiunto.

Poi la chiosa: "Ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini che hanno creduto e si sono impegnati in questo progetto e che ora si muoveranno secondo le proprie sensibilità, la cui diversità è sempre stata una delle risorse più importanti di questa esperienza".

Liberi tutti, dunque, nell'ormai disciolto movimento dell'ex sindaco meneghino. E l'addio di Pisapia si traduce in un nuovo schiaffo a Renzi; Campo Progressista non c'è più, e buona parte dei suoi militanti sarebbero pronti a correre con la lista che fa capo a Pietro Grasso. Non tutti però: il sindaco di Cagliari Massimo Zedda - riferiscono fonti del Nazareno - andrebbe con il Pd.

(Redazione Online/L)
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