Un Francesco Pigliaru raggiante dopo l'approvazione in Consiglio regionale della legge sulla doppia preferenza di genere: "Oggi in Aula ha vinto il senso di responsabilità. Siamo molto soddisfatti, ma chi ha diritto più degli altri a esultare sono le consigliere, che hanno i maggiori meriti nel conseguimento di questo risultato".

"Era un punto del programma - ha aggiunto il presidente della Regione - e ancora una volta abbiamo tenuto fede al patto con gli elettori".

Parla di "principio di democrazia e civiltà irrinunciabile", Pigliaru, e di un "passo avanti che colma una lacuna che si è trascinata per anni"

Parla di "risultato di civiltà" il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, che loda "l'impegno condiviso di tutti i capigruppo". "Abbiamo superato anche l'inutile tentativo di affossare ancora una volta questo provvedimento con il voto segreto", rivendica, "e ottenuto il risultato di consentire una maggiore partecipazione delle donne all'attività legislativa".

"Oggi anche noi - ha concluso Ganau - entriamo a far parte di una civiltà avanzata, dove le donne hanno pari dignità degli uomini".

Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori, sottolinea l'importanza dell'azione delle donne dell'associazione "Meglio in due". "La loro azione è stata decisiva e a loro deve andare la riconoscenza di tutti i sardi, perché al risultato di oggi non ci si è arrivati per caso: in questi anni sono state capaci di coinvolgere decine di amministratori locali - anche moltissimi uomini - di più parti politiche". Parla di una legge di crescita, "culturale sociale e politica", e rivendica l'azione del suo partito: "Siamo stati l'unico gruppo politico a non avere votato cinque anni fa questa vergognosa legge elettorale".

(Redazione Online/L)
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