Il Rosatellum bis è legge, manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

La legge elettorale ha ottenuto il via libera definitivo al Senato con 214 voti favorevoli, 61 contrari e un astenuto.

Anche oggi, dopo le manifestazioni di ieri di fronte a Palazzo Madama, è stato duro lo scontro, dentro e fuori dall'Aula.

Decisivo per ottenere il numero legale l'apporto dei senatori di Ala, il gruppo guidato da Denis Verdini.

Mdp, Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle hanno abbandonato l'Aula al momento del voto finale.

VERDINI - Nel corso delle dichiarazioni di voto Verdini ha risposto alle dichiarazioni di Matteo Renzi che, incalzato dai giornalisti, aveva detto che non c'è nessuna maggioranza con l'ex berlusconiano. "Qualcuno parla di nuova maggioranza, ma non è vero", ha rivendicato. "Noi ci siamo sempre stati e ci saremo fino all'ultimo giorno della legislatura. Siamo stati decisivi anche per l'approvazione delle unioni civili, e se portate in aula lo ius soli siamo pronti a votarlo", ha rimarcato.

M5S - Il gruppo pentastellato è uscito dall'Aula durante l'intervento di Verdini, poi ha attaccato con Vito Crimi: "È uno spettacolo indecente vedere l'Aula che ascolta l'intervento di Verdini, venuto oggi a raccogliere gli applausi per il suo capolavoro che consegna il Paese alla coppia Renzi-Berlusconi". Dai 5 Stelle critiche anche alla Lega, artefice assieme ad Alleanza Popolare, Forza Italia e Pd, del provvedimento.

FORZA ITALIA - "Oggi scriviamo una buona pagina nella storia della Repubblica - ha dichiarato il capogruppo Paolo Romani - e con questa legge poniamo le basi perché la prossima legislatura sia stabile e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini. Con il voto odierno abbiamo evitato che si andasse al voto con i frutti di una sentenza della Corte, rilanciando con forza il ruolo del Parlamento".

MONTI - L'ex premier Mario Monti, che pure sostiene il governo Gentiloni, ha votato no: "Una legge che non condivido nel merito", ha dichiarato. I punti critici per il senatore a vita sono "l'impossibilità del voto disgiunto e l'indicazione del capo della forza politica". "Questa legge elettorale e le forzature nel metodo per approvarla - ha concluso - non contribuiranno a dare ai cittadini il senso della serietà della politica ma a diffondere il disprezzo".

PARTITO DEMOCRATICO - Il capogruppo Luigi Zanda ha parlato di "legge necessaria per il funzionamento della democrazia" e giustifica la fiducia, "usata per contrastare il voto segreto". "Molti di quelli che oggi strillano sono tra i promotori delle larghe intese e hanno sostenuto quei governi sin dal 2011", ha detto, riferendosi ai bersaniani. I dem hanno incassato la defezione di sette senatori dissidenti che, oggi come ieri, non hanno partecipato alle votazioni: sono quelli riconducibili alla corrente che fa capo a Vannino Chiti.

PIETRO GRASSO LASCIA IL GRUPPO PD - In seguito all'approvazione della legge elettorale il presidente del Senato Pietro Grasso ha abbandonato il gruppo parlamentare del Partito democratico, passando al gruppo Misto.

COME FUNZIONA IL ROSATELLUM BIS:

(Redazione Online/L)

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