Scoppia il caso Movimento 5 Stelle a Genova.

Beppe Grillo ha infatti deciso di togliere il simbolo a Marika Cassimatis, la candidata che martedì scorso aveva ricevuto più voti nelle cosiddette "comunarie", ovvero le primarie indette sul blog del comico genovese per scegliere il candidato sindaco del capoluogo ligure.

Il motivo? "Comportamenti contrari ai principi del M5S prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017".

Lo ha scritto lui stesso sul suo profilo Facebook: "Non possiamo permetterci nessuna sbavatura. Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100%. Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me".

Nel post si legge che la Cassimatis e altri componenti della sua lista avrebbero "ripetutamente e continuativamente danneggiato l'immagine del M5S dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dai Cinque Stelle".

In particolare, sembra che i vertici non abbiano gradito la vicinanza della candidata alla lista "Effetto Genova", composta da fuoriusciti del Movimento.

Subito è stata indetta una nuova votazione: agli iscritti è stato chiesto se autorizzare la candidatura del secondo arrivato alle "comunarie", il professore d'orchestra Luca Pirondini, superato dalla Cassimatis per soli 24 preferenze (362 contro 338), oppure di non presentare alcuna lista.

Schiacciante la vittoria della fazione pro-Pirondini, con 16.197 voti su 19.959.

Immediata la reazione della candidata sconfessata da Grillo, che ha affidato la sua in un tweet il suo dissenso.

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