Potrebbe essere un Governo (quasi) fotocopia quello che scaturirebbe dalle consultazioni in corso da giovedì al termine delle quali il presidente della Repubblica Sergio Mattarella attribuirà l'incarico di formare un nuovo esecutivo.

Il favorito è Paolo gentiloni, ministro degli Esteri uscente e in grado, più di altri, di gestire gli appuntamenti internazionali che aspettano il Paese nei prossimi mesi.

Il titoministri di queste ore dà fuori Maria Elena Boschi, grande sconfitta del Referendum assieme a Matteo Renzi, Stefania Giannini, Giuliano Poletti e Beatrice Lorenzin.

L'idea, secondo molti autorevoli osservatori, è quella di confermare buona parte della squadra uscente, per non stravolgere equilibri delicati soprattutto nel Pd, e dare il più possibile continuità. Dunque sì a Dario Franceschini (di cui si fa il nome come possibile premier), Andrea Orlando, Angelino Alfano agli Interni e Pier Carlo Padoan all'Economia.

CONSULTAZIONI: OGGI PD, CINQUESTELLE E FI - La giornata di consultazioni, la terza e ultima, si aprirà alle 11 con una rappresentanza di Sinistra Italiana-Sinistra ecologia e libertà, poi i colloqui col Pd, il Movimento 5 Stelle e Forza Italia.

L'ex Cav porterà con sè la promessa fatta proprio a Mattarella che il suo partito sarà responsabile. Possibile che Forza Italia sia tentata dall'idea di un nuovo esecutivo magari a guida Gentiloni - linea sposata anche dal Pd - per portare a termine il lavoro sulla legge elettorale che l'ex Cav vuole proporzionale. Una posizione che si tradurrebbe con il no all'ingresso diretto nella maggioranza di governo, ma in una sostanziale non belligeranza con l'esecutivo nascente e la disponibilità a un tavolo su riforme e legge elettorale, appunto. E' questa la posizione che prende forza nel partito di centrodestra, e che Silvio Berlusconi potrebbe esporre domani al presidente della Repubblica, dopo aver incontrato i vertici di Forza Italia a palazzo Grazioli per fare il punto sulla linea da seguire.F

DI-LEGA: NO A RENZI BIS. L'ipotesi di un Renzi bis pare inaccettabile da più parti. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta ripete: "Qualcuno pensa ancora a un Renzi bis dopo 19.419.507 No del popolo sovrano? Renzi e il suo governo a casa, e non tornino mai più". Un no trova i forzisti su una posizione comune con Fratelli d'Italia e Lega. "Un Renzi bis sarebbe inaccettabile", tuona Giorgia Meloni, "gli italiani sono stati chiari". "Il popolo vuole votare e non gradisce Renzi come presidente del Consiglio", dice il vicesegretario del Carroccio, Giancarlo Giorgetti.

M5S: SUBITO AL VOTO. Il M5S, che ieri pomeriggio si è riunito ancora per fare il punto sulla situazione, prima di salire oggi al Colle per le consultazioni, è chiaro: "Andiamo a votare subito", ripete Luigi Di Maio. Voto subito che per i pentastellati si realizza nell\'andare alle urne subito dopo la sentenza della Consulta, a fine gennaio, e applicando anche al Senato, con i correttivi necessari, l'Italicum: il gruppo ha già depositato a Montecitorio una proposta in tal senso.

PD CONVERGE SU GENTILONI. Il Pd sarà l'ultimo partito a incontrare Mattarella. Al Colle saliranno Guerini, Orfini e i capigruppo Zanda e Rosato con il nome di Paolo Gentiloni tra le mani. Attorno al titolare della Farnesina si stringono i dem, che vedono bene un Governo di scopo per riformare l'Italicum e poi andare alle urne.

LA GIORNATA DI IERI - Ben 17 le delegazioni ricevute dal Capo dello Stato Mattarella al Quirinale. In mattinata, fra gli altri, sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Pippo Civati, ex Pd leader di Possibile, e Rocco Buttiglione, Udc.

Buttiglione ha chiesto la formazione di un "governo di decantazione che offra una mano tesa all'opposizione sulla legge elettorale, metta in sicurezza il sistema bancario e gestisca un'importante fase negoziale in Europa".

A Palazzo Chigi sono arrivati Pier Carlo Padoan, ministro uscente dell'Economia, ed Elena Boschi, ministro per le Riforme; in mattinata anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che nel tardo pomeriggio è tornato da Matteo Renzi per un ulteriore "colloquio parallelo" a quelli del Quirinale.

In serata è stato poi annunciato l'annullamento del Consiglio dei ministri, in programma per domani, mentre fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che il decreto legge sulle banche sarebbe pronto e aspetterebbe di essere varato.

Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha preso parte al giro di consultazioni e sul post-governo Renzi ha detto: "Non abbiamo nomi preferiti. Ovviamente, per noi, la cosa più intollerabile di tutte sarebbe il Renzi bis".

A farle eco, il vicesegretario della Lega Nord Giancarlo Giorgetti, che ha dichiarato nel pomeriggio: "Il popolo vuole votare e non gradisce Renzi. Bisogna andare al voto il prima possibile e dare al popolo la possibilità di scegliere il presidente del consiglio".

Domani tocca alle ultime delegazioni, dal Pd al M5S, passando per Si-Sel e Forza Italia con il leader Silvio Berlusconi.

Obiettivo del Presidente Sergio Mattarella è chiudere la partita più in fretta possibile.

LA GIORNATA DI IERI:

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