La Giunta perde gli assessori di Agricoltura e Riforme, Elisabetta Falchi e Gianmario Demuro nel giro di poche ore. Un vero e proprio terremoto per il presidente Pigliaru che si trova ora a fare i conti con una crisi in atto, un rimpasto da portare a termine e il peso di un 77% di sardi che hanno detto No alla riforma costituzionale per cui il presidente si era esposto.

La lettera con le dimissioni del titolare delle Riforme è stata consegnata al presidente: motivazione ufficiale la batosta del Sì, perché anche Demuro, aveva difeso e promosso in maniera decisa la riforma. Inevitabile mettere fine al suo percorso all'interno dell'esecutivo. Di carattere più politico la situazione che coinvolge la titolare dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi che cede per volere dei Rossomori, partito che l'ha voluta in Giunta e che domani ufficializzerà l'addio alla maggioranza di centrosinistra. Adesso la coalizione dovrà affrontare una crisi che inevitabilmente porterà a diversi cambi negli assessorati.

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha avocato a sé le deleghe, assumendo l’interim per entrambi gli assessorati.

"Trovo a dir poco ingenerosa la faciloneria con cui un partito che ha avuto uno dei settori più strategici del governo regionale tenti di sottrarsi alle proprie responsabilità con accuse generiche, false e malevole verso tutto e verso tutti - dichiara il Presidente della Regione Francesco Pigliaru - sono cortine fumogene in genere utilizzate per nascondere una grave incapacità politica di leggere il proprio ruolo, ma di cui non si sentiva certamente la mancanza. La collocazione all'opposizione di un partito come i Rossomori che si è caratterizzato per contradditorietà dei comportamenti, insufficienza dell'azione politica e dei contributi all'azione di governo, rappresenta, a questo punto, una opportuna semplificazione del quadro politico. D'altra parte non stupisce la straordinaria coincidenza delle dichiarazioni con i toni, le immagini e le volgarità tipiche del populismo da cui si pretende di distinguersi a parole, ma aderendovi nei fatti. Dichiaro poi con forza di non aver mai mentito al Consiglio regionale sulle Entrate e valuterò come difendermi nelle sedi opportune nei confronti di coloro che mi hanno accusato di una cosa così infamante. E', infine, veramente ridicolo accusare gli assessori Maninchedda e Paci. Personalmente li considero tra le persone che più si sono impegnate per la Sardegna e per dare concreta attuazione al programma di governo della coalizione".
© Riproduzione riservata