Chiamato in causa dalle opposizioni, invitato a dimettersi dal leader regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci, nel pomeriggio il governatore Francesco Pigliaru, che aveva dato il suo appoggio al Sì, ha detto la sua sull'esito del referendum.

"È stato il voto su una proposta del Governo per riformare alcune parti della Costituzione - dice Pigliaru -. Una proposta che io ho condiviso perché ritengo che avrebbe semplificato il sistema Italia e non avrebbe messo a rischio la nostra autonomia".

E aggiunge. "Altri nella mia stessa Giunta e nella nostra coalizione avevano un'opinione diversa dalla mia. Così come, ora lo sappiamo, la grande maggioranza degli italiani e la stragrande maggioranza dei sardi, che hanno dato un giudizio severo e inequivocabile sulla riforma. Se altrove, come nella Provincia autonoma di Bolzano, la proposta è stata giudicata tutt'altro che un pericolo per gli Statuti speciali, da noi le cose sono andate molto diversamente".

Preso atto della sconfitta, Pigliaru però guarda avanti: "Non posso che prenderne atto, a maggior ragione di fronte a una partecipazione così alta e appassionata che rivela anche un malcontento diffuso e la domanda di azioni più incisive per migliorare la vita delle persone - conclude -. Molte riforme importanti, attese da anni, le abbiamo fatte. Altre dovranno essere adottate al più presto. Servono decisioni immediate e profonde a cui lavorerò con la mia maggioranza sin dai prossimi giorni".
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