Da Renzi a D'Alema, passando per Bersani e Raggi: Pippo Civati ne ha per tutti.

In Sardegna per il tour "RiCostituente", a sostegno del No al referendum sulla nuova Costituzione, il fondatore di Possibile ribadisce la sua distanza dal premier: "Dice che toglie potere alle regioni - osserva Civati - e poi riempie il Senato di consiglieri regionali che si votano tra di loro".

Ma la contestazione investe, in maniera più radicale, tutta la riforma dell'apparato istituzionale: "È un testo che non va bene, scritto molto male, che crea disequilibrio. Non ci piace e lo diciamo da tre anni".

L'appello è rivolto a un'area politica precisa: "È ora che la sinistra si decida a votare No. È arrivato da ultimo D'Alema, spero che lo faccia anche una parte del Pd e in particolare Bersani".

Quanto alle difficoltà del Movimento 5 Stelle a Roma, "sono fatti spiacevoli", dice Civati: "Non si può fare un partito così grande senza una cultura condivisa e procedimenti democratici".

Nell'intervista completa, sull'Unione Sarda, anche le valutazioni sulla Giunta Pigliaru e sulle conseguenze della riforma costituzionale per l'autonomia speciale della Sardegna.
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