Non c'è alcun candidato sardo - almeno per ora - nell'elenco degli incandidabili predisposto dalla commissione parlamentare Antimafia.

L'organismo parlamentare presieduto da Rosi Bindi (Pd) questa mattina darà il verdetto definitivo dopo avere esaminato le candidature alle elezioni amministrative.

Sotto osservazione è finita anche la Capitale oltre ai comuni di Badolato, San Luca, Platì, Scalea, Ricadi, San Sostene in Calabria, con Sant'Oreste e Morlupo nel Lazio, con Battipaglia, Trentola Ducenta e Villa di Briano in Campania.

Certo, le indicazioni non sono perentorie: lo scorso anno, per dire, il lavoro della commissione accertò l'incandidabilità di Vincenzo De Luca, poi eletto governatore della Campania.

Bindi lo inserì tra gli impresentabili ma fu accusata di avere usato la commissione per regolare i conti nel Pd.

I prefetti si sono attivati per dare indicazioni alla Commissione ma per ora i risultati della commissione hanno indicato ad alto rischio di impresentabili Battipaglia e Roma. Ma un po' dappertutto si sono mossi i prefetti.

Qualcuno trova escamotage non proprio efficaci. A Platì, Sicilia, 4mila abitanti, 3 giunte sciolte in dodici anni, ci sono due liste civiche: una è guidata da Ilaria Mittiga, figlia del sindaco a capo di due amministrazioni sciolte per mafia.
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