L'atto finale sull'annosa vertenza entrate tra Regione e Stato lo ha posto il governo che ha approvato le Norme di attuazione dell'articolo 8 dello Statuto, che elenca tutte le entrate che spettano alla Sardegna incluse quelle oggetto del contenzioso.

E' l'ultimo sigillo di una battaglia che si protraeva da dieci anni.

In termini di denaro, significa che nelle casse della Sardegna entreranno fra i 130 e i 150 milioni in più all'anno, e che tutti i 900 milioni di arretrati rivendicati saranno pagati in 4 anni (300 già versati a gennaio 2015, primi soldi incassati dal 2010).

In termini di garanzie il risultato- rileva una nota della Regione- non ha precedenti, perché le regole sono state finalmente scritte dalla Regione, condivise con Roma e dunque regoleranno tutti i futuri rapporti in materia di fisco.

"Oggi la parola fine sulla lunga e complicata vicenda della Vertenza Entrate è davvero definitiva, e sono felice di poter chiudere da Presidente una partita che il governo di centrosinistra ha avviato 10 anni fa - dice il presidente Francesco Pigliaru -. È un risultato straordinario, ottenuto grazie a un costante lavoro quotidiano con Palazzo Chigi, con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con la Ragioneria dello Stato".

Gli replica il coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci che parla di “Pigliaru borseggiato e soddisfatto”.

“L’ultima volta che hanno parlato di risultato storico, dopo l’accordo-patacca con Padoan – ricorda Cappellacci-, l’isola si è vista scippare 300 milioni di disponiblità e 97 milioni l’anno di risorse a causa delle legge di stabilità, poi quest’anno Renzi ha sottratto ulteriori 680 milioni di euro alla nostra isola."

"Occorre una vertenza entrate 2- conclude Cappellacci - per riprenderci tutto il maltolto: Pigliaru difenda i sardi anziché coprire la fuga di un Governo debitore insolvente e scippatore recidivo”.
© Riproduzione riservata