Il Pd conquista Marche, Puglia e Toscana. Mantiene l'Umbria. Ma perde sonoramente in Veneto, regione che resta saldamente nelle mani della Lega. In Campania risultato ancora in bilico anche se De Luca sembra ormai avviato alla vittoria su Caldoro.

Il che segnerebbe un 5-2 per il centrosinistra in questa tornata elettorale.

Ma il dato preoccupante per il premier Renzi è la perdita della Liguria, dove lo strappo con la minoranza interna si fa sempre più avvelenato.

Qui Giovanni Toti - con l'appoggio dell'intero centrodestra - strappa la Regione al centrosinistra, diviso e in preda a rancori e recriminazioni. Toti ottiene il 34 per cento; Raffaella Paita si ferma intorno al 28; Alice Salvatore, Movimento 5 Stelle, sfiora il 25 per cento.

In Campania il candidato Pd Vincenzo De Luca è avanti con il 40 per cento. Ha un vantaggio di circa due punti su Stefano Caldoro, governatore uscente in quota centrodestra. Al terzo posto, Valeria Ciarambino (M5s). In Toscana l'ex governatore Enrico Rossi del Pd supera il 40% necessario ad assicurarsi la vittoria al primo turno. Dietro di lui Claudio Borghi, candidato della Lega Nord, intorno al 20 per cento.

Con 2400 sezioni scrutinate su 4016, il candidato del centrosinistra in Puglia, Michele Emiliano, ha già stravinto. L'ex sindaco di Bari al momento è oltre il 47,2%, seguito da Francesco Schittulli (18,3%) e dalla candidata del M5S, Antonella Laricchia (18,1%). Adriana Poli Bortone, sostenuta da Forza Italia, è al 14,47%.

Catiuscia Marini è ufficialmente governatrice dell'Umbria. La presidente in carica vince ancora con il 42,78% dei voti. Il candidato del centrodestra, Claudio Ricci, si ferma al 39,27%.

Nelle Marche invece la spunta Luca Ceriscioli, candidato del Pd, eletto governatore con il 41,1%.
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