Il mercato invisibile dell'ospitalità in Sardegna rappresenta circa il 65% del sistema dell'accoglienza. Seconde case affittate in nero e b&b irregolari fatturano circa 350 milioni di euro pari al 32% della spesa complessiva e all'1,4% del valore aggiunto regionale.

La denuncia arriva da Federalberghi, Faita, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs firmatari di un protocollo d'intesa che istituisce la Commissione bilaterale regionale per il contrasto all'abusivismo e all'illegalità nel settore turistico ricettivo

L'organismo effettuerà il monitoraggio del fenomeno nelle diverse forme, segnalerà agli organi di vigilanza ogni elemento rilevante, realizzerà iniziative di sensibilizzazione, studi e indagini ed elaborerà proposte per combattere l'abusivismo e diffondere la cultura della legalità, della concorrenza leale e del rispetto delle regole.

Secondo il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca, "obiettivo della Commissione è quello di evidenziare il vero valore del turismo all'interno delle politiche regionali e del Pil, portando alla luce tutte queste realtà di ospitalità alternativa per le quali non c'è un'avversione. Crediamo, però, che sia necessario che tutti operino seguendo le stesse regole. Bisogna capire che il turismo non può essere delocalizzato - ha chiarito - e il nostro interesse primario è quello che la Sardegna sia fruibile e appetibile per tutti i mercati internazionali. Per ottenere questo dobbiamo necessariamente avere chiarezza legislativa e vorremmo finalmente che la Regione desse al settore il ruolo di comparto strategico dell'economia come in altre realtà".

"Gli enti preposti al controllo pretendono il rispetto delle norme e delle regole, ma poi attuano le verifiche prevalentemente sulle strutture regolari - ha osservato il vice presidente di Federalberghi, Mauro Murgia - Il fenomeno comporta tutti gli effetti che pubblicamente Governo e Regione combattono quotidianamente: evasione, elusione, disoccupazione, assenza di sicurezza sul lavoro, illegalità e corruzione".

In Sardegna ci sono 913 strutture alberghiere con 107.262 posti letto e 200 campeggi-villaggi con 475.000. I lavoratori che operano nel settore sono circa 35mila.
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