"Nessuna decisione è stata presa e non abbiamo ancora ufficialmente l'individuazione dei siti adatti ad ospitare il deposito unico di scorie nucleari, perché il mio ministero insieme al Mise sta valutando se la Sogin, che ha individuato i siti, ha tenuto in considerazione bene le linee guida che l'Ispra aveva dato per l'individuazione del sito. E saranno tantissime le aree individuate in tutta Italia". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, a Cagliari per partecipare ad un convegno sulla tutela dell'ambiente e sviluppo sostenibile, organizzato dall'Associazione ex parlamentari nella sede della Fondazione Banco di Sardegna. Il ministro al suo arrivo è stato accolto da un gruppo di manifestanti del comitato "No Nucle e No Scorie", che lo hanno contestato al suo arrivo, ricordandogli del referendum del 2011 con il quale i sardi hanno espresso la contrarietà per la dislocazione nell'Isola di centrali o scorie nucleari. L'esponente del Governo ha spiegato che "non c'è un territorio candidato naturale" e che tantomeno lo è la Sardegna, che anzi, "rispetto ad altre zone, ha un problema in più che che è quello del trasporto. Quindi ha i pro e i contro come tutte le altre zone".

LA PROCEDURA - Il ministro Galletti ha poi illustrato la procedura che sarà seguita per la scelta del sito. "Esiste un procedimento molto lungo e molto complesso per individuare il sito del deposito unico delle scorie nucleari, che si concluderà probabilmente con l'inizio dell'anno nuovo", ha spiegato. "Oggi si sta concludendo il procedimento per l'individuazione di tutti i siti in Italia adatti morfologicamente ad ospitare il deposito - ha sottolineato - Dopo di che ci sarà una fase di confronto pubblico, che durerà quattro mesi, con tutte le popolazioni interessate e alla fine ci sarà una conferenza nazionale nella quale, se alcuni comuni vorranno ospitare il sito perché oggi è sicuro e porta posti di lavoro e ricerca, si sceglierà il sito. Se non ci dovessero essere popolazioni o comuni interessati - ha aggiunto il ministro - allora ci sarà la nomina di un comitato interministeriale che deciderà il sito, ma sarà tra molti mesi. Alla fine credo che non si arriverà alla costituzione del comitato interministeriale, ma oggi non lo posso dire". "Capisco che in Sardegna c'è molta attenzione - ha concluso - su questo tema sarà mio compito tenere presente anche questo".

TRIVELLAZIONI - "Sia per le trivellazioni che per il termodinamico si deve agire il più rigorosamente possibile: la ricerca scientifica e lo sviluppo economico non devono essere in contrasto con l'ambiente". Il ministro ha chiuso così il suo intervento al convegno sulla tutela dell'ambiente e sviluppo sostenibile. Secondo l'esponente del Governo, "la tutela del paesaggio è fondamentale: molti progetti - ha spiegato - vengono bloccati perché non compatibili con la salvaguardia del territorio, ma se le regole vengono rispettate e c'è compatibilità, si deve andare avanti".
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