Manca soltanto l'ufficialità ma toccherà a Graziano Delrio il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Una scelta, quella fatta da Renzi, che soddisfa anche gli alleati Ncd.

Ma resta ancora da sciogliere il nodo della sua sostituzione nel delicato ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Per il partito di Angelino Alfano dovrebbe invece arrivare un nuovo ministero: con ogni probabilità gli Affari regionali, magari con delega ai fondi Ue.

È lo snodo di tanti dossier cruciali per il Paese, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Perciò, ragiona qualche renziano, il premier ha deciso per un interim breve. Il nome del successore di Maurizio Lupi era atteso ormai da tutti non prima di Pasqua, e invece Renzi decide di accelerare.

Resta difficile sostituirlo da sottosegretario a Palazzo Chigi: Renzi dovrà nelle prossime ore trovare un nome di provata esperienza e di stretta fiducia. Per questo si citano tra gli altri Lorenzo Guerini, Ettore Rosato o Debora Serracchiani. Ma qualche renziano non esclude anche la chiamata di un amministratore. Quanto a Ncd, "noi abbiamo detto sin dal primo giorno - dice una esponente di vertice del partito - che non saremmo stati più interessati al ministero dei Trasporti, ma qualcosa Renzi ci dovrà dare". E se sembra ormai improbabile che gli alfaniani ottengano l'Istruzione, in area centrista non si escludono le Riforme con il passaggio della Boschi a Palazzo Chigi. Ma l'ipotesi più probabile restano gli Affari regionali: si fanno i nomi di Gaetano Quagliariello ma anche quelli delle deputate Dorina Bianchi e Rosanna Scopelliti.
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