Dopo due mesi di esercizio provvisorio, il Consiglio regionale vara, con 16 voti contrari del centrodestra, il Bilancio e la Manovra Finanziaria da 7,818 miliardi, definita dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru "un patto sociale per il rilancio della Sardegna", un progetto "di sviluppo con politiche keynesiane".

E proprio a queste si ispira il mutuo per un piano di infrastrutture da 700 milioni di euro che servirà per opere pubbliche di interesse regionale, come gli interventi sul dissesto idrogeologico, ma anche per quelli nei Comuni e nel settore dell'edilizia scolastica. Altra novità contenuta nella Manovra: la legge taglia del 25% in modo permanente l'aliquota Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive, in Sardegna è la più bassa d'Italia. La stessa aliquota viene azzerata per i primi 5 anni alle nuove imprese. Una misura che si somma allo sgravio già previsto dal governo Renzi con la detrazione dall'imponibile del costo del lavoro dipendente.

Quella appena varata è la prima Finanziaria "libera" dai vincoli del patto di stabilità: la Sardegna, infatti, prima tra le regioni italiane, ha siglato un accordo con il ministero dell'Economia e Finanze per l'armonizzazione e il pareggio di bilancio. Altro elemento che qualifica la Manovra è l'integrazione e la programmazione unitaria delle risorse regionali, nazionali e comunitarie, in stretta connessione con le strategie individuate nel Programma regionale di sviluppo.

Sbloccate le risorse per la Sanità, il Fondo per la non autosufficienza e i malati di Sla (242 milioni) e gli Enti locali (Fondo unico da 550 milioni), mentre 22 milioni di euro finanzieranno le aree di crisi e 20 milioni il Piano Sulcis. Bocciata con strascico polemico l'istituzione di un'Agenzia delle Entrate tutta sarda caldeggiata a livello bipartisan - è previsto a breve un apposito ddl in Giunta - e la possibilità del quarto mandato per i sindaci dei piccoli Comuni proposto da Fi.

Scontro aperto, infine, tra maggioranza e opposizione sui 15 milioni di finanziamenti a pioggia per i più svariati settori: dalle World Series di Coppa America in programma a Cagliari all'Associazione dei perseguitati politici, dal Festival della canzone delle lingue minoritarie alle borse di studio per studenti meno abbienti, dall'acquisto di nuovi scuolabus alle campagne di scavi archeologici. Un'operazione che il centrodestra ha subito ribattezzato "de marchettibus".
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