Un gruppo consiliare più ampio. Ma a patto che in prospettiva ci sia un progetto forte che unisce tutti in un partito della Sardegna. È il messaggio lanciato questa mattina nel corso dell'assemblea nazionale del Partito dei Sardi dal presidente, l'assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda. "Pronti a scioglierci in una cosa più grande - ha detto - con tutti i rischi del caso, anche personali. Pronti ad annichilirci per una bandiera più alta". Un messaggio rivolto alle altre forze in Consiglio e all'universo indipendentista. Tra gli ospiti presenti in sala tra gli altri anche Sel e La Base. "Che cosa ci vuole? - ha continuato Manichedda - uno slancio affettivo, però facciamolo, il tempo stringe. La storia pregressa dice che bisogna metterci insieme: perché ogni volta che ci sediamo il problema è la distinzione?". La posizione del Partito dei Sardi? "Noi vogliamo fare cultura di stato - ha detto ancora l'assessore - ma non si può iscrivere questa posizione nella cifra del centrismo. La nostra posizione è terza rispetto a centrodestra e centrosinistra. Noi abbiamo ad esempio un'idea di Europa fondata sulla partecipazione, non sulla burocrazia". Sulla questione entrate Maninchedda difende il presidente della Regione Francesco Pigliaru. "Ma come si può permettere l'opposizione di chiamare patacca i risultati ottenuti. Abbiamo un presidente educato, intelligente e colto che non urla ma porta a casa i risultati". Buoni propositi per il 2015: "Possiamo intervenire - ha detto Maninchedda - sulle case popolari che cadono a pezzi concentrando le risorse europee anche in questo settore. E dobbiamo vigilare sugli 800 milioni per le opere pubbliche con un presidio per evitare ribassi e poi eventuali fregature". Si comincia a parlare anche di primarie per Cagliari in vista delle elezioni del 2016: "Devono essere un'occasione di confronto e di crescita". Il segretario del Partito dei Sardi Franciscu Sedda ha rilanciato il progetto dell'Agenzia sarda delle entrate e della sovranità fiscale: "Crediamo - ha detto - che possa essere inserito in una norma di previsione della Finanziaria. » il momento giusto, siamo pronti a farla anche gradualmente come strumento di garanzia per la Sardegna".
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