"Auspico che il Parlamento dia una prova di maturità, convergendo in breve tempo su una personalità condivisa e autorevole". Lo afferma il presidente del Senato Pietro Grasso, parlando del successore di Napolitano. Grasso, che oggi ha incontrato la stampa parlamentare, si è soffermato sulla situzione dell'Italia: "Ci impone di continuare con rapidità sulla strada delle riforme intraprese coinvolgendo le opposizioni e senza tralasciare il ruolo centrale dei corpi intermedi che devono collaborare senza preconcetti". Poi, ha aggiunto: "la crisi deve spingerci a guardare ai prossimi passi con ancora maggior responsabilità come chiede il capo dello Stato".

Il leader della Lega, Salvini, invece, sottolinea: "Mi auguro che al Quirinale non ci sia un servo di Bruxelles, un complice dell'Euro e dell'Europa, che permetta l'esproprio della sovranità italiana".

VOTO ANTICIPATO - Negativo anche il parere su un'eventuale consultazione elettorale: "Non riesco ad immaginare quale tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione possa davvero prendersi la responsabilità politica di costringere gli italiani a tornare alle urne prima di aver portato a termine le riforme strutturali, a partire da quella costituzionale. Non credo - aggiunge Grasso - che i cittadini tornerebbero volentieri, dopo aver seguito per mesi accesi dibattiti nelle aule parlamentari - a volte anche troppo accesi - in merito al superamento del bicameralismo paritario, a votare come se nulla fosse mai avvenuto. Sul piano internazionale finiremmo per dare l'immagine di un paese instabile e impossibilitato a programmare le proprie politiche anche solo a medio termine, consegnandoci a turbolenze, anche economiche, che non potremmo sostenere".

CORRUZIONE - "Purtroppo in Italia - continua Grasso - la corruzione è un tema attuale da molti decenni, e merita una adeguata attenzione per la ricerca di soluzioni efficaci e sistemiche, sia sul piano repressivo che su quello preventivo - anche ricorrendo ad una legislazione premiale per chi denuncia tali comportamenti, come avviene per la criminalità organizzata - perché costa sia per il sistema paese, in termini economici e di credibilità internazionale, che per i cittadini, costretti a un carico fiscale maggiorato, a una carenza di servizi, infrastrutture e prospettive occupazionali". "Le indagini recenti legate ad Expo, al Mose e a Mafia Capitale - sottolinea Grasso - hanno evidenziato quanto sia alta l'infiltrazione di organizzazioni criminali ramificate nelle pubbliche amministrazioni, e come sia urgente dotarsi di strumenti tecnico-giuridici più sofisticati e di un raccordo operativo sempre più stretto fra Autorità giudiziaria, forze dell'ordine, Autorità anticorruzione e Autorità Antitrust: proprio per questo ho visto con molto favore il protocollo di intesa firmato da Pitruzzella e Cantone lo scorso 11 dicembre sulle attività di contrasto alla corruzione negli appalti pubblici e sui nuovi criteri per il rating di legalità alle imprese".
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