"Buoncammino non è della Regione ma dello Stato, ossia del ministero della Giustizia e non c'è alcun decreto di dismissione. L'amministrazione penitenziaria vuole utilizzare gli uffici della ex direzione del carcere come nuova sede per quelli del Provveditorato regionale e dell'area penale esterna, in questo modo verrebbero risparmiati centinaia di migliaia di euro", sono le parole del segretario provinciale del Sappe, Sindacato autonomo Polizia penitenziaria, Paolo Spano, che risponde così alla mozione presentata dal consigliere regionale di Fi Ugo Cappellacci. "Non comprendiamo tutto questo interesse da parte di Cappellacci che poco ha fatto per il carcere, per i detenuti e per tutti gli operatori penitenziari quando era a capo della Regione - evidenzia Spano - nulla ha fatto per impedire che il nuovo carcere, il più grande e moderno d'Italia venisse costruito a circa 30 chilometri da Cagliari, oggi unico capoluogo di provincia nel Paese a non avere una casa circondariale". Il sindacalista aggiunge: "Il trasferimento degli uffici dell'amministrazione penitenziaria consentirebbe di tenere in buone condizioni la struttura, mentre diversamente rischierebbe da fare la stessa fine dell'ex ospedale Marino". Il segretario provinciale del Sappe si chiede poi "che progetto ha la Regione per la struttura? Già in altre occasioni la massima autorità che rappresenta l'Amministrazione penitenziaria in Sardegna ha fatto presente che al ministero non interessano le aree detentive che potrebbero essere destinate a finalità che la Regione e il Comune andranno a scegliere. Capiamo che le arre detentive non piacciono ai politici ma dovranno accontentarsi proprio di quelle. Il Sappe è in linea con le intenzioni dell'amministrazione penitenziaria, tutto il resto secondo noi è solo propaganda politica".
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