"Sarà la procura della Repubblica di Cagliari ad occuparsi della Fondazione Banco di Sardegna". Con un esposto i Riformatori sardi reagiscono ad una lettera di diffida e una richiesta di risarcimento danni, arrivata ai due esponenti Roberto Frongia e Michele Solinas (coordinatore Sassari) da parte di uno studio legale di Milano per conto della Fondazione dopo una conferenza stampa a Sassari.

LETTERA DI DIFFIDA -"E' curioso che la Fondazione abbia deciso di mandare lettera ai Riformatori visto che anche esponenti del Pd hanno parlato della Fondazione - spiega Frongia - Così oggi reiteriamo la richiesta, già fatta al governatore Pigliaru, al segretario del Pd, Renato Soru, cioè di dipanare la matassa dei rapporti tra Fondazione e Pd. Inoltre sollecitano le dimissioni dell'intero consiglio di amministrazione".

LE RICHIESTE - I Riformatori chiedono anche alla Fondazione di mettere sul mercato le quote del Banco di Sardegna e di valutare puntare, nella distribuzione delle risorse, anche sulle infrastrutture strategiche come aeroporti e porti. "Ritenevo di dover ricevere una risposta politica e non una diffida da un legale milanese - aggiunge Solinas - Io sono molto interessato che la Fondazione del Banco di Sardegna operi per il bene della società sarda".

Il responsabile del Centro Studi dei Riformatori, Franco Meloni osserva che "i Riformatori sono un partito politico civile che non ha mai dato del disonesto a nessuno, ma ha espresso solo critiche di natura politica senza dare giudizi. Si tratta di un tentativo barbaro di metterci a tacere".
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