"Renzi riconosca che non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca lavoro". Lo ha detto il leader della Fiom Maurizio Landini a margine del corteo in corso a Napoli per lo sciopero metalmeccanici. Poi Landini ha smentito: "Mai pensato - come mi viene attribuito da alcuni mezzi di informazione - che Renzi non ha il consenso degli onesti, ho detto - e ribadisco - che il premier non ha il consenso della maggioranza delle persone che lavorano o che il lavoro lo cercano e che sono nella parte onesta del paese che paga le tasse".

IL PD - "Dire che governo non ha il consenso delle persone oneste offende milioni di lavoratori che nel Pd credono. Spiace che a farlo sia un sindacalista". Così, su Twitter, il presidente del Pd Matteo Orfini risponde al leader della Fiom. "Le parole di Landini confermano e sottolineano i pregiudizi ideologici di chi organizza le piazze. Il Pd ha oltre 11 milioni di elettori che meritano rispetto, lasciamo alla Cgil le provocazioni, e la voglia di nuovi scontri sociali. Il Governo e il premier Renzi risponderanno con l'approvazione del jobs act, fatti concreti contro le solite parole al vento". Così il senatore del Pd Andrea Marcucci replica a Landini.

CONFINDUSTRIA - "Io personalmente mi ritengo molto onesto. Anzi non onesto, di più": così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, replica al segretario della Fiom, Maurizio Landini, secondo cui il Governo non avrebbe l'appoggio degli onesti. "Riteniamo che questo paese - aggiunge - abbia bisogno di nuovo clima di relazioni industriali".
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