Il premier torna ad attaccare i sindacati e lo fa intervenendo in radio, a Rtl 102.5, il giorno dopo la conferma dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, con la Cisl che invece parteciperà solo a quello del pubblico impiego. "Invidio molto quelli che passano il tempo a organizzare gli scioperi - ha detto - Mi riferisco ai sindacalisti, non ai lavoratori. Se il loro obiettivo è organizzare gli scioperi fanno benissimo a farli. Io mi occupo di far lavorare le persone, visto che abbiamo una disoccupazione pazzesca".

IL 12 DICEMBRE IN PIAZZA - Lo sciopero generale di Cgil e Uil è stato proclamato per il 12 dicembre. La Cisl ha invece confermato il solo "sciopero unitario" del pubblico impiego. Il segretario generale della Cisl sarda, Oriana Putzolu - ospite della nuova puntata di approfondimento del Tg di Videolina, "Dimmi la verità" - ha ricordato come il sindacato che rappresenta voglia il "mantenimento dell'apertura del confronto". "Consapevoli di aver ottenuto delle indicazioni importanti, relativamente al Job Act, vogliamo mantenere aperta la finestra del dialogo, soprattutto per avere una risposta in merito a due questioni per noi fondamentali: la proposta di estendere gli 80 euro ai pensionati e la necessità di avere indicazioni sulle questioni fiscali che gravano ancora sulle famiglie". La legge di stabilità, ha continuato Putzolu, "deve essere il più possibile vicino alle famiglie e ai lavoratori".

L'ATTACCO PIU' DURO - "Anziché passare il tempo a inventarsi ragioni per fare gli scioperi - ha detto Renzi - io mi preoccupo di creare posti di lavoro. Per chi vuol far sciopero nutro profondo rispetto, perché si tratta di un diritto costituzionale garantito, ma noi metteremo tutte le energie nel creare occasioni di lavoro. Se poi quelli che non hanno mai scioperato in passato scioperano oggi, beh... Contenti tutti. A quelli che dicono che bisogna occupare le fabbriche, noi diciamo che vogliamo riaprirle". Il presidente del Consiglio ha sottolineato anche che in queste settimane "si sono fatti più scioperi che durante i governi precedenti".

"Il paese è diviso in due - ha detto ancora Renzi - tra chi si rassegna e chi va avanti. Ma chi oggi in Italia continua a tener duro sta ottenendo risultati. In giro per il mondo c'è una incredibile fame d'Italia. Io non mi rassegno, piaccia o non piaccia a chi fa gli scioperi, ai sindacalisti, ai gufi...". Poi un affondo diretto contro la leader della Cgil, Susanna Camusso: "Salvini e Camusso sono due facce stessa medaglia, sono dei leader della protesta. Io li rispetto ma non posso permettermi la protesta, io sono quello che ci prova".

LA REPLICA DELLA CGIL - "Il problema ormai sempre più evidente del presidente del Consiglio è che lui dialoga solo con chi gli dà ragione e non si pone invece il problema che se i lavoratori hanno riempito la piazza il 25 ottobre a Roma, e se continua la mobilitazione forse bisognerebbe ascoltare le ragioni di quel disagio nel mondo del lavoro e dare risposte positive". Ancora. "Se fosse vero che il governo ha intenzione di creare posti di lavoro, allora le norme contenute nella legge di Stabilità rispetto ai precari sarebbero tutte diverse e confermerebbero e stabilizzerebbero i posti di lavoro senza distribuire fondi a pioggia alle imprese, ma vincolandoli alle assunzioni", ha replicato la leader della Cgil, Susanna Camusso.
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