"Il Governo non faccia retromarcia sulle Zone Franche Urbane: garantisca i finanziamenti previsti e la Regione farà la sua parte, contribuendo anche economicamente all'avvio di uno strumento che consideriamo strategico per rilanciare l'attività delle imprese in contesti urbani particolarmente disagiati e che può diventare un volano per il rilancio complessivo dell'economia regionale". L'assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, lancia un appello a Governo e Parlamento affinché venga superata, al momento dell'esame del provvedimento da parte delle Camere, la disposizione della Legge di stabilità già approvata dal governo che, cancellando integralmente per il 2015 e della metà per il 2016, le risorse individuate da una norma convertita in legge meno di 5 mesi fa, rischia di mandare in fumo l'avvio delle ZFU.

La Zona Franca Urbana è un quartiere o una circoscrizione con non più di 30000 abitanti a cui il governo ha deciso di attribuire dei mezzi eccezionali per favorirne la rivitalizzazione economica. La scelta delle aree è avvenuta sulla base di parametri socio-economici: numero di abitanti per quartieri, numero di disoccupati e numero di persone uscite anticipatamente dal percorso formativo scolastico. Lo spirito della legge e quello di accordare un regime di esonero contributivo e fiscale alle piccole imprese che si insediano nella zona franca urbana (50 dipendenti al massimo). In cambio, le aziende devono riservare il 30 % dei posti agli abitanti dei quartieri classificati come ZFU. Tale misura, se rispettata, consente all'azienda di estendere il regime di esonero contributivo anche ai dipendenti con residenza in altri quartieri.
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