"Per anni ci siamo divisi in modo profondo tra chi voleva combattere il precariato organizzando manifestazioni, e chi voleva farlo organizzando convegni: ma il precariato si combatte innanzitutto cambiando la mentalità delle nostre imprese, e le regole del gioco". Lo ha affermato Matteo Renzi, presidente del Consiglio, dal palco della Leopolda, aggiungendo che "ormai il posto fisso non esiste più".

RIFORME - "Non stiamo facendo le riforme perché ormai ci eravamo impegnati, ma perché c'è una guerra da combattere" quella contro chi non crede che l'Itala ce la farà. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo alla Leopolda e facendo l'esempio "dei meeting dei pensionati che guardano i cantieri e scuotono al testa" che è "l'atteggiamento tipico di una parte del ceto intellettuale che esiste in Italia, che adesso sarà molto offeso dal riferimento del cantiere". "Mi voglio scusare con loro - ha poi aggiunto sorridendo - con i pensionati del cantiere...".

GOVERNO - "Mi son reso conto che tutta questa straordinaria esperienza rischia di essere bellezza fine a sé stessa se la sfida del governo non diventa una sfida collettiva. In pochi mesi siamo chiamati a fare quello che a altri è stato chiesto per tanti anni. Abbiamo una salita con il 13 per cento di pendenza, ci saranno difficoltà, fuori piove fa freddo, c'è chi non aspetta altro che cadiamo e quelli con la solita faccia che non vedono l'ora di vedere il nostro fallimento". Così Matteo Renzi dal palco della Leopolda.
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