"La proposta di riaprire il carcere dell'Asinara e di destinarlo ai condannati in regime di 41 bis è fuori dal tempo e dalla storia per motivi sociali, ambientali ed economici". Così il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, commenta la proposta del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, componente della commissione cui è affidato lo studio del progetto di riorganizzazione del sistema carcerario italiano, che fa capo alla presidenza del Consiglio dei ministri. "Non capisco come si possa pretendere di riavvolgere il nastro della storia e restituire l'Asinara a un passato con cui l'isola non può, non deve e non vuole più avere niente a che fare". Per la Provincia "l'isola carcere venne chiusa soprattutto per i costi esorbitanti necessari per raggiungerla e per gestirla - ricorda il presidente della Provincia - e le condizioni economiche in Italia non sono certamente migliorate". Alessandra Giudici si era espressa anche contro l'ipotesi che nel nuovo carcere sassarese di Bancali possano arrivare boss mafiosi e camorristi. "Abbiamo detto che si stava commettendo un errore gravissimo, rischiando di mettere a repentaglio la salute di un territorio che finora non ha mai avuto a che fare con la mafia - spiega - Figuriamoci se siamo disposti ad accettare un'altra imposizione sull'Asinara quando abbiamo già detto chiaramente quale tipo di sviluppo vogliamo e immaginiamo per l'isola parco".
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