"Renzi fa il generoso con il portafogli degli altri - attacca Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale - mentre le Regioni insorgono la Giunta Pigliaru tace e acconsente". "Non vorremmo che il Governo, come nel caso degli 80 euro, togliesse da una tasca il doppio di quello che ha messo nell'altra", rincarano la dose l'ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l'ex assessore del Bilancio, Alessandra Zedda. "E' inutile dare 80 euro - prosegue Pittalis - se poi, per via dei tagli che saranno subiti da Regione e Comuni, si lasceranno gli scuolabus senza benzina, le strade e i marciapiedi dissestati, i servizi sociali senza risorse. Così si rischia di alimentare le disparità sociali e si creano gravi diseguaglianze tra territori e tra cittadini. E' sconcertante - prosegue Pittalis - che questa messinscena, mentre registra una vera e propria ribellione da Nord a Sud, con la dura presa di posizione della Conferenza delle Regioni, si consumi nel silenzio complice della Giunta Pigliaru. Il governatore trovi il coraggio di alzare la voce contro quello che rischia di essere un vero e proprio terremoto finanziario, che costringerebbe la Regione a ridurre le risorse destinate alle famiglie, alle imprese e ai territori, ad aumentare l'Irap, a contrarre ulteriori prestiti oltre a quelli già pensati dai professori e perfino a introdurre nuovi ticket. Sono mesi - ha aggiunto Pittalis - che Renzi parla e il sardo paga. Ora basta". "Non vorremmo che ancora una volta il Governo prelevasse dalle casse regionali e comunali, anziché operare decisi tagli a livello nazionale, le risorse necessarie a finanziarie le proprie scelte politiche - commentano invece Cappellacci e Zedda - costringendo la Regione a compiere ulteriori tagli oltre a quello di 34 milioni previsto nell'assestamento di bilancio, e la rinuncia alla disponibilità, per via dell'accordo siglato dal presidente Pigliaru con il ministro Padoan sul patto di stabilità, di oltre 300 milioni di euro per l'anno 2014".
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