"Serve un paese che vuole investire e dare risposte ai nuovi deboli che sono tanti e hanno bisogno di risposte diverse da quelle date finora. La rete di protezione si è rotta, non va eliminata ma ricucita, sapendo che c'è uno Stato amico che li aiuta". Così Matteo Renzi aprendo i lavori della direzione. "Vi propongo di votare con chiarezza al termine" della direzione "un documento che segni il cammino del Pd sui temi del lavoro e ci consenta di superare alcuni tabù che ci hanno caratterizzato in questi anni". Lo dice Renzi alla direzione Pd, proponendo "profonda riorganizzazione del mercato del lavoro e anche del sistema del welfare". "Le mediazioni vanno bene, il compromesso va bene, ma non si fanno a tutti i costi i compromessi".

I DUBBI NEL PD - La minoranza del Pd sembra non aver ancora raggiunto una posizione unitaria nella riunione a Montecitorio che ha preceduto la direzione. Da un lato, c'è chi è orientato a votare no alla relazione del segretario se confermerà l'abolizione dell'art.18. Dall'altro chi fino all'ultimo spinge per una ricomposizione e confida in margini di trattativa. La decisione sul voto sarà presa, a quanto si apprende, solo dopo aver ascoltato Matteo Renzi.
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