Nessuna marcia indietro sull'accordo del 21 luglio Pigliaru-Padoan che elimina i vincoli del patto di stabilità per il 2015 in cambio del ritiro dei ricorsi in materia di finanza pubblica alla Corte Costituzionale da parte della Sardegna. Lo precisa l'assessore del Bilancio, Raffaele Paci, dopo l'annuncio in commissione del congelamento dell'accordo sino alla definizione della trattativa con lo Stato. "I ricorsi - spiega - verranno ritirati non appena avremo una specifica norma di legge sulle riserve erariali chiudendo nel contempo l'annosa vertenza entrate. Abbiamo già detto inoltre - chiarisce l'assessore - che la vertenza entrate non fa parte dell'accordo di luglio". Il confronto sul tema delle riserve è stato aperto ieri dal governatore Francesco Pigliaru e dallo stesso Paci al ministero dell'Economia e delle Finanze. "Si è trattato di un primo incontro per avviare l'apertura della trattativa - sottolinea il presidente della Regione - Le nostre richieste sono frutto di una logica responsabile condivisa dal ministero, facendo salvi i principi generali di tutti. Siamo certi che le nuove regole non si possono applicare alla Sardegna. Abbiamo trovato ascolto e confidiamo di portare sulla nostra posizione, che è quella giusta, anche il ministro". L'assessore Paci, ricordando che "le riserve non sono previste dallo Statuto della Sardegna e che la vertenza entrate è stata riconosciuta da numerose sentenze della Corte Costituzionale", ribadisce che "questa è la strada giusta per dare alla Sardegna la possibilità di fare serie politiche di bilancio". E i ricorsi? "Il ritiro sarà graduale, non di corsa nè con timori", assicura l'esponente della Giunta.
© Riproduzione riservata