La pagella negativa arriva da un alleato della coalizione che sostiene l'esecutivo di Francesco Pigliaru, la Sinistra sarda di Prc e Pdci. Nel mirino il mancato coordinamento tra assessorati, l'assenza di una programmazione delle politiche attive e dei servizi, interventi insufficienti a cominciare da Garanzia giovani, un flop secondo la Sinistra perché le opportunità sono solo un miraggio. Suggerito un piano straordinario per il lavoro e l'istituzione di una commissione regionale ad hoc. Pollice verso, poi, sull'Agenzia regionale del lavoro. Il commissariamento è scaduto oggi e la nomina del direttore generale sta creando malumori in coalizione. Questo per ora non si traduce in una richiesta di rimpasto da parte di Sinistra sarda, ma sicuramente servirà un chiarimento.

"La Giunta è formata da ottime persone, piuttosto rileviamo ritardi e lentezze, ma seriamente prima o poi occorrerà un ragionamento - spiega il segretario del Prc Giovannino Deriu - La coalizione ha perso la sua funzione di spinta alla Giunta, anche perchè sta venendo meno il ruolo di coordinamento da parte del partito di maggioranza relativa, il Pd, che è impegnato nella fase congressuale. Ci sono delle proposte in campo non solo nostre - sottolinea Deriu - un decimo della legislatura se n'è andata, ma gli assestamenti di Giunta li fa il presidente con la coalizione". "Bisogna ripartire dalle piccole e medie imprese, congelando i debiti con l'erario per tre anni e diminuendo il costo del lavoro - osserva il consigliere regionale Fabrizio Anedda - serve un nuovo piano straordinario per il lavoro e cercheremo di portarlo all'attenzione della coalizione. Sicuramente all'assessore serve più carta bianca e più risorse".

Secondo il consigliere Alessandro Unali, "esiste una lentezza sui processi per il lavoro a differenza di altri assessorati che sembrano avere una marcia in più. Non vogliamo guardare questo percorso dalla finestra, noi ci siamo". Per Lorena Cordeddu, dirigente Prc ed esperta in politiche del lavoro, "manca un'idea strategica della programmazione senza la quale si rischia di cadere in una sorta di continuità con la Giunta Cappellacci".
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