Immediati chiarimenti al Governo sulla programmazione dei prossimi arrivi "e se necessario chiedere l'immediato rimpatrio degli stranieri che non accettano l'accoglienza". Ma soprattutto massima allerta sul rischio di contagio del virus Ebola. A chiederlo è il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Sanità, Marcello Orrù (Psd'Az), dopo la rivolta dei 47 migranti a Sadali. Per Orrù bisogna "assicurare la massima allerta e sorveglianza sanitaria sugli immigrati che arrivano. E' di oggi la notizia del primo caso di Ebola in Europa che parrebbe essere comparso in Belgio. Ora, considerato che la Nigeria è uno dei paesi più colpiti dal pericoloso virus, mi appello all'assessore regionale alla Sanità Arru affinché fornisca quanto prima una opportuna e dettagliata informativa al Consiglio Regionale sulla profilassi e le decisioni adottate per monitorare la situazione e prevenire". "Quanto sta accadendo in queste ore a Sadali lascia sconcertati" continua Orrù, secondo il quale c'è il rischio che "situazioni di questo tipo potrebbero moltiplicarsi nei prossimi mesi perché sarebbero previsti nuovi arrivi destinati a località fino ad ora sconosciute della Sardegna. Auspico che la Giunta Regionale stia adoperandosi affinché la nostra Regione si faccia trovare preparata. Il caso Sadali e il caos creatosi in queste ore dimostrano l'esatto contrario. Si è venuta a creare una situazione di disordine pubblico che sta togliendo serenità ad un borgo che non aveva mai avuto problemi di questo tipo".

L'ASSESSORE - "La Regione tiene alta la guardia sul virus Ebola vista l'emergenza internazionale ma ritiene irresponsabile alimentare allarmismi, visto che non ci sono motivi per pensare a una possibile diffusione del virus in Sardegna". E' la replica dell'assessore della Sanità della Regione Sardegna, Luigi Arru, alle dichiarazioni del vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Marcello Orrù (Psd'Az). "In queste ore stiamo lavorando per raccogliere tutte le informazioni sanitarie utili al caso, ma intanto rassicuriamo la popolazione sul fatto che al momento non c'è alcun rischio di contagio - aggiunge - Dalle cariche istituzionali è lecito attendersi parole di maggiore responsabilità".
© Riproduzione riservata