"Da più di un anno gestiamo flussi, oramai divenuti di ordinaria amministrazione, con strumenti emergenzali. L'incidente sadalese conferma che sta venendo meno una pianificazione razionale della sistemazione provvisoria dei richiedenti asilo, che ogni giorno sbarcano sulle nostre coste". Così il deputato del Pd e Sindaco di Sadali, Romina MUra.

Spiega il sindaco: "I 40 immigrati accompagnati a Sadali presso una struttura privata - che ha partecipato a un bando nazionale per l'accoglienza degli stessi - erano da tempo a Napoli. Già provvisti di permesso di soggiorno da tempo, non si capisce secondo quali criteri siano stati trasferiti a Sadali. La sensazione che sia stato il classico caso di 'scaricabarile', in questo caso da Napoli alla Sardegna". Ancora: "Gli immigrati presenti a Sadali raccontano di essere stati convinti a spostarsi da Napoli con l'inganno: le loro destinazioni sarebbero dovute essere Roma o Milano o addirittura sarebbero, secondo quanto raccontano altri, dovuti essere accompagnati in ospedale per fare delle visite prima del trasferimento in altra città del continente. Invece sono stati trasferiti a Sadali".

Chi ha istruito la pratica, per il sindaco Mura, "ha compiuto, evidentemente, qualche errore di valutazione. L'amministrazione comunale di Sadali, da sempre, pratica politiche di accoglienza e, non ostacola di certo, gli operatori privati, come caso specifico il Janas Village, che si rendono disponibili a farlo. Non si possono però trattenere o costringere persone libere, contro la loro volontà: questi immigrati non vogliono saperne di stare a Sadali, alcuni sono già andati via, altri dicono che lo faranno, nelle prossime ore".

"Sono davvero esterrefatta e ancora più convinta che così non si possa andare avanti - ha continuato il sindaco - l'Europa deve intervenire al più presto ed io, su questa vicenda, andrò a fondo per capire cos'è successo. Sto predisponendo una interrogazione al Ministro Alfano, al quale chiedo risposte ben precise. L'accoglienza non può essere fatta con questo pressappochismo, con azioni che mettono in difficoltà i privati che si candidano a fare accoglienza, le amministrazioni locali che si trovano coinvolte in vicende complesse e difficilmente gestibili e disattende gli stessi principi fondanti dell'accoglienza. Noi - ha concluso Mura - siamo approdo naturale per chi fugge dai contesti martoriati della sponda Sud del Mediterraneo, ma non possiamo continuare ad accogliere in queste condizioni, spendendo denari pubblici a dismisura, senza fare effettiva accoglienza".
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