La Camera ha emesso il verdetto: subito una riduzione dei poligoni in Sardegna e le bonifiche, poi la dismissione, ma intanto servono dati certi sulla salute della popolazione. Il ministero risponde: parliamone, ma le basi sull'Isola restano, sono fondamentali. Non chiamatele più servitù militari, «termine esatto», ha detto ai parlamentari il capo di stato maggiore Luigi Binelli Mantelli, «ma oggi non adeguato alle esigenze della comunicazione». Insomma: espressione giusta che però fa arrabbiare la gente. Precisazione lessicale e posizioni inconciliabili sono contenute nella relazione dei lavori della "Indagine conoscitiva in materia di servitù militari" condotta dalla commissione Difesa della Camera. Sei mesi di incontri e audizioni per fare il punto sui poligoni sardi e stabilire le linee guida per il futuro.

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