Il pareggio di bilancio che andrà a regime in Sardegna nel 2015? "Puzza di fregatura contabile", perché nella sua applicazione sperimentale potrebbe rappresentare "un nuovo Patto di stabilità mascherato, ma per la Sardegna comunque fraudolento, perché incassi e accertamenti non sono quelli che sarebbero dovuti essere in base all'art. 8 dello Statuto". A sostenerlo è l'assessore regionale dei Lavori pubblici e uno dei due leader del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, che ha pubblicato i suoi dubbi sul suo blog Sardegna e libertà. "Mentre passano i mesi e ci si approssima all'applicazione del decreto Lgs 118/2011 sull'armonizzazione dei Bilanci - ha scritto - che cosa si scopre? Che per stabilire quanto iscrivere nelle Entrate del primo anno di applicazione occorrerà fare un calcolo (secondo uno di tre metodi previsti) tra incassi e accertamenti degli anni precedenti (durante i quali, come si ricorderà, lo Stato non ha riconosciuto il dovuto alla Sardegna). Fatto il calcolo si potrà spendere nel primo anno solo il 50% della cifra ottenuta, nel secondo il 75%, nel terzo il 100%. "Come si fa ad avere ancora fiducia in un Governo che prepara questi trappoloni? - si è chiesto -. Come si fa a restare autonomisti, piagnoni, protestatari e inconcludenti?".
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