L'hashtag è: #matteorisponde. E Matteo Renzi risponde toccando i temi più caldi del momento, dal caso marò alle trattative tra Etihad e Alitalia fino all’immigrazione.

TASSE GIU' - Renzi promette che l’abbassamento della pressione fiscale riguarderà anche le categorie fin qui meno beneficiate.: "Ho preso l’impegno con le partita iva, gli incapienti e con i pensionati di proseguire nel lavoro iniziato con i dipendenti per l’abbassamento delle tasse".

ALITALIA - Oltre all'abbassamento delle tasse, Renzi ha risposto alle domande dei giornalisti e, soprattutto, a quelle dei cittadini-follower anche sul rebus Alitalia, sull’emergenza immigrazione e su quella sui marò. "Aspettiamo la proposta ufficiale Etihad, poi agiremo di conseguenza", ha spiegato sul futuro dell'Alitalia. Ma il follower gli ha chiesto: "Perché non siamo in grado di risollevare Alitalia dopo che noi contribuenti abbiamo investito miliardi in questa azienda?". Il premier ha risposto: "Siamo in grado, siamo in grado".

FONDI EUROPEI - E' qui che arriva l'affondo del premier. Per risolvere il gap infrastrutturale che c'è al sud, "dobbiamo utilizzare meglio il denaro stanziato dall'Ue, che è tanto e spesso speso male. La settimana prossima faremo un incontro ad hoc. Ci rimango male se penso a come abbiamo buttato via i soldi che arrivavano dall'Europa. Se quei soldi sono stati spesi male, la colpa è dei politici italiani. Ma della questione ne riparleremo".

PROVINCE E POLITICI - Un mezzo annuncio Renzi lo dà quando un utente gli chiede lumi sulle reali conseguenze del Ddl Delrio che - diventato legge - trasforma le Province in enti di secondo grado: "Intanto, abbiamo eliminato i politici dalle Province, poi andremo sugli uffici periferici. Faccio un esempio: che senso ha che la Ragioneria centrale dello Stato abbia le sedi in tutte le Province?". Poi specifica: "Ho fatto un esempio".

Il taglio agli stipendi dei parlamentari è argomento che gli viene ricordato. Ma lui ribadisce: "Facciamo di più: tagliamo direttamente un terzo dei parlamentari". Il riferimento è alla riforma del Senato che - assieme all'Italicum - sta particolarmente a cuore al governo ma su cui grava l'incognita dell'asse minoranza dem-M5S.

A GRILLO - In verità però la mattinata si era aperta con un tweet di Renzi in risposta alle critiche di Beppe Grillo al dl Iperf: "I comici milionari dicono che 80 euro sono una presa in giro. Se provassero a vivere con 1.200 euro al mese non lo direbbero". Già ieri il premier aveva attaccato l'opposizione: "Brunetta o Grillo sono due facce della stessa medaglia, sono il partito dei chiacchieroni e si divertono con i comunicati stampa. Noi, invece, facciamo le cose concrete", aveva detto, rispondendo a chi aveva parlato della rimodulazione dell'Irpef come elemosina elettorale. Più tardi, a chi descrive il Dl Irpef come un provvedimento di destra, Renzi replica: "I fatti parlano per noi: la nostra manovra è incentrata sulla giustizia sociale".

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