La mozione per rilanciare la battaglia per le accise è stata bocciata dal Consiglio regionale con 29 voti contrari e 21 favorevoli. Il documento, sottoscritto da tutta l'opposizione, puntava ad esigere dallo Stato le accise sui prodotti petroliferi fabbricati in Sardegna anche se poi inviati in depositi fiscali fuori dall'Isola.

L'ASSESSORE - La Giunta regionale non si costituirà in giudizio contro l'impugnativa del Governo che ha bocciato la norma sulle accise contenuta nella Finanziaria 2014 e domani a Roma la Sardegna chiederà alla Ragioneria generale dello Stato di quantificare quanto la Regione potrà ottenere dall'allentamento del patto di stabilità e "capire in che periodo questa cifra può essere riconosciuta". Lo ha annunciato l'assessore della Programmazione, Raffaele Paci, durante la discussione in Consiglio su una mozione, presentata dalle opposizioni di centrodestra per rilanciare la battaglia sulle accise, che rivendica il diritto della Sardegna di ottenere "il trasferimento della quota spettante ai sensi dell'articolo 8 dello statuto speciale". "Lo strumento utilizzato - ha spiegato Paci riferendosi alla norma impugnata - non è idoneo a raggiungere l'obiettivo e non ha alcuna possibilità di avere successo nel vaglio della Consulta. Se fosse una norma interpretativa questa doveva essere adottata dal Parlamento, in caso di modifiche invece occorreva passare attraverso una legge ordinaria, mentre se si configura come una norma di attuazione sarebbe servito un decreto legislativo".

PIGLIARU - "Le battaglie per i nostri diritti non possono essere ridotte a mosse pre-elettorali, per giunta impostate male. Non è questo il modo di rappresentare i diritti della Sardegna, con richieste prive di qualunque fondamento giuridico e portate avanti in modo velleitario e demagogico". E' questa la posizione del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, espressa dopo che il Consiglio ha respinto la mozione presentata dalla minoranza di centrodestra per rilanciare la cosiddetta "questione accise", la richiesta di trasferimento di quote sulle imposte di fabbricazione alla Sardegna che è stata impugnata dal Governo. "Nei rapporti con lo Stato - ha chiarito il governatore - si devono seguire le vie procedurali corrette, che sono quelle determinate dal nostro Statuto e che sono le uniche che ci permettono di raggiungere l'obiettivo e ottenere ciò che ci spetta. Esercitare la nostra autonomia in maniera responsabile significa anche questo".
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